Antartide, lo strano fenomeno della neve verde: cosa sta succedendo?

Marta Tedesco

25/05/2020

22/07/2020 - 08:59

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Un team di ricercatori ha rilevato la presenza di ampie distese di neve verde in Antartide. In realtà si tratta di alghe microscopiche che potrebbero rivelarsi molto utili per la salute dell’atmosfera.

Antartide, lo strano fenomeno della neve verde: cosa sta succedendo?

In Antartide il terreno è ricoperto da una distesa di neve verde. Questo fenomeno è stato scoperto da un team di ricercatori dell’Università di Cambridge, di Edimburgo e del British Antarctic Survey sfruttando dati satellitari e osservazioni sul campo. Ma che cosa sta succedendo?

In realtà il motivo per cui la copertura nevosa ha assunto questa insolita colorazione è legata alla presenza di alghe microscopiche che stanno proliferando su tutto il territorio antartico e soprattutto lungo la costa.

Neve verde in Antartide: “colpa” delle alghe

Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Nature Communications, si è potuto avvalere di osservazioni sul campo e di immagini fornite dal satellite Sentinel-2 dell’Agenzia Spaziale Europea. Grazie a questi dati i ricercatori sono riusciti a mappare gli ampi appezzamenti verdi diffusi per lo più lungo la costa occidentale dell’Antartide. Le osservazioni hanno permesso di riconoscere 1679 specie distinte di fioriture algali sulla superficie nevosa, che coprono un’area di circa 1,9 km quadrati.

Secondo gli studiosi questi organismi vegetali, in grado di compiere la fotosintesi, hanno una peculiarità davvero eccezionale: potrebbero rivelarsi utili per depurare l’atmosfera dall’anidride carbonica. Queste microalghe infatti riuscirebbero a ripulire all’incirca 500 tonnellate di anidride carbonica l’anno, che equivalgono a 875 mila viaggi medi di autoveicoli nel Regno Unito. “Sono numeri piuttosto contenuti su scala globale, ma per l’Antartide si tratta di valori interessanti” dichiara Matt Davey, ecologo dell’Università di Cambridge.

Gli effetti del cambiamento climatico

Il fenomeno delle coperture algali in Antartide sono state descritte per la prima volta grazie a spedizioni compiute negli anni ’50 e ’60. Si parla di uno spettacolo visivo straordinario, generato dal contrasto tra il verde degli organismi vegetali e il bianco dei ghiacci.

Emergono però delle preoccupazioni circa la sopravvivenza di queste fioriture, legate all’aumento delle temperature che si sta registrando nell’Antartico a partire dalla seconda metà del XX secolo. Una pericolosa tendenza che secondo i modelli climatici è destinata a continuare nei prossimi decenni.

Probabilmente ci sono molte specie diverse di alghe, alcune sono sicuramente in grado di sopravvivere sulla superficie ghiacciata mentre altre saranno più adatte all’ambiente profondo” spiega Alison Smith, biologo presso l’Università di Cambridge, concludendo poi: “non sappiamo ancora come reagiranno queste specie ai cambiamenti climatici e all’innalzarsi della temperatura. E se non monitoriamo la situazione, non lo sapremo mai”.

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