NCC: chi sono e perché protestano contro il Decreto Semplificazioni

Isabella Policarpio

6 Febbraio 2019 - 13:49

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I conducenti del servizio NCC contestano fortemente il Decreto Semplificazioni, che altera la flessibilità del servizio e ne limita il chilometraggio consentito. I perché della protesta.

NCC: chi sono e perché protestano contro il Decreto Semplificazioni

NCC è una sigla che sta per “Noleggio con conducente” ed indica il sistema di trasporto pubblico, non di linea, caratterizzato da una maggiore flessibilità e professionalità rispetto al più comune servizio taxi.

Negli ultimi mesi, si è sentito spesso parlare di loro, soprattutto in merito al Decreto Semplificazioni, al quale si oppongono fortemente a causa delle limitazioni che apporta al servizio in ambito di flessibilità e chilometraggio.

Ma quali sono le ragioni della protesta degli NCC?

NCC: chi sono

Il servizio NCC (Noleggio con conducente) si occupa del trasporto a pagamento di persone. Potrebbe sembrare un servizio analogo a quello dei taxi ma presenta delle differenze.

Infatti la funzione degli NCC è più articolata, professionale e lussuosa e, soprattutto presenta una maggiore flessibilità in quanto non ha limiti di chilometraggio, quindi può dirigersi verso qualsiasi destinazione. Il servizio NCC si avvale, inoltre, di specifici riferimenti comunali per le rimesse.

Gli NCC solitamente utilizzano berline di grandi dimensioni super accessoriate oppure Van a 9 posti, sono di colore blu ed hanno come segno di riconoscimento uno scudo metallico.

Gli accordi sulla prenotazione, le tariffe e la tratta vengono stabiliti con il cliente di volta in volta ed in forma privata, poiché non esiste un prezzo standard.

Tuttavia, alcune disposizioni del Decreto Semplificazioni potrebbero cambiare notevolmente le condizioni lavorative degli NCC, favorendo invece gli interessi dei tassisti. Per questa ragione Federnoleggio, Anar ed Anitrav (le più importanti associazioni di NCC) hanno iniziato una compagnia di protesta contro il Governo.

Perché gli NCC protestano?

Le contestazioni degli NCC sono rivolte alla parte denominata “disposizioni urgenti in materia di autoservizi pubblici non di linea” del Decreto Semplificazioni, dove vengono cambiate le regole di questo servizio di trasporto.

Entriamo nel dettaglio: il testo del Decreto prevede che gli autisti NCC potranno operare sul territorio provinciale senza l’obbligo di tornare alla rimessa comunale solo ed esclusivamente quando hanno già preso in carico altre chiamate o prenotazioni oltre a quella di che stanno già svolgendo.

Si tratta di un limite di non poco conto, considerando il fatto che la caratteristica principale del servizio è la flessibilità delle richieste del cliente, che può cambiare destinazione, tempi e modalità anche quando il trasporto è già in corso.

Inoltre, il Governo ha stabilito il blocco alla concessione di nuove autorizzazioni fino a quando non sarà operativo un nuovo archivio informativo nazionale delle licenze, sia degli NCC che dei taxi.

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