Notizia positiva per quanto riguarda la concessione di mutui per statali e pensionati, un numero molto consistente in Italia, che ora potrà godere di agevolazioni allo 0,9% per ottenere un mutuo per l’acquisto della prima casa. Come ci spiega Ilsole 24 ore, "Il tasso fisso è stabilito al 3,75% (a cui aggiungere spese notarili, di istruttoria e perizia) contro il 5% (migliore al momento a mercato aperto ma con offerte medie al 6%). Il tasso variabile è, invece, dato dalla somma di uno spread dello 0,9% e dell’Euribor a 6 mesi (che nelle ultime rilevazioni è allo 0,33%). Quindi siamo all’1,23% contro il 2,86% (migliore al momento a mercato aperto ma con offerte medie al 3,5%)". Quindi, continua, "Un mutuo Inps (gestione ex Inpdap) costa oggi circa 200 punti base in meno rispetto allo stesso mutuo concesso a qualsiasi cittadino che non possa usufruire di condizioni agevolate. Ovvero, circa 160 euro in meno al mese nell’esempio di un mutuo di 150mila euro da rimborsare in 20 anni".
Chi può accedere?
Sono due le categorie che potranno accedere alla suddetta agevolazione:
- i lavoratori assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato,
- i pensionati iscritti da almeno tre anni alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali, a patto che "l’iscritto o i componenti del nucleo familiare non risultino proprietari di altra abitazione in tutto il territorio nazionale".
La durata
Parliamo di finanziamenti, fissi e variabili, con spread applicati dello 0,9%, loan to value fino al 100% del valore indicato in perizia; l’importo massimo che si può richiedere è di 300mila euro, mentre per quanto riguarda la durata, si va da 10 a 30 anni.
Come si può fare domanda?
”La domanda, redatta sull’apposito modello fornito dall’istituito corredata da tutta la documentazione richiesta, deve essere inviata dal 1° al 10 Gennaio, dal 1° al 10 Maggio e dal 1° al 10 Settembre di ogni anno, all’Ufficio Provinciale o Territoriale Inps Gestione ex Inpdap competente”.
Se tutti i requisiti saranno validi, la domanda sarà accolta, a meno che le risorse rese disponibili non siano già esaurite. A tal proposito, ricordiamo che il totale delle risorse ammonta a 800 milioni di euro, di cui 136 milioni provengono dal Lazio, 89 milioni dalla Lombardia e 59 milioni dalla Toscana.
L’elenco delle risorse messe a disposizione da tutte le regioni
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