L’euro resta forte sul mercato delle valute, in attesa del meeting della BCE di giovedì. Secondo molti esperti del forex, il cambio euro/dollaro è però destinato a crollare
Il primo trimestre sul forex sta per andare in archivio con una moneta unica che sembra davvero dura a morire. Tutti i grandi investitori internazionali scommettono su un imminente crollo dell’euro, a causa dei rischi di stagnazione economica e sulle aspettative di nuove misure espansive da parte della BCE.
Tuttavia finora la moneta unica, che viene da una ventina di mesi di rally sul forex, è finita nel mirino delle vendite solo negli ultimi giorni, ma per lo più nei confronti di valute ad alto rendimento legate alle commodity (NZD, AUD) oppure dei mercati emergenti (TRY, PLN, HUF), che sono state favorite dal clima di forte appetito per il rischio presente sui mercati finanziari.
Il super-euro, però, non è una buona notizia per l’economia dell’eurozona, in particolare per tutti quei paesi che presentano un sistema produttivo maggiormente orientato verso l’export e che in questa fase non possono contare sull’apporto della domanda domestica. Secondo gli esperti di Morgan Stanley la moneta unica presto crollerà. Tuttavia non sarà una caduta immediata, ma la discesa inizierà solo nel secondo semestre dell’anno.
La banca d’affari americana si aspetta che il cambio euro/dollaro resti in area 1,40 fino a giugno. Nei 6 mesi successivi, però, viene stimata una forte discesa fino a 1,33. Inoltre, questo trend discendente dovrebbe subire una brusca accelerazione nel 2015, quando la Federal Reserve avrà già eliminato completamente il piano di stimoli monetari e alzato i tassi di interesse mentre la BCE sarà ancora alle prese con una politica monetaria accomodante.
Il futuro del cambio euro/dollaro si giocherà sempre di più sulle mosse delle banche centrali. La FED ha già programmato la sua exit strategy, che salvo sorprese non dovrebbe cambiare nei prossimi mesi, mentre la BCE ha fornito qualche segnale di apertura a misure di politica monetaria più aggressive per fronteggiare i rischi di deflazione e per rilanciare la crescita economica.
Tuttavia al momento le aspettative future degli investitori sul cambio euro/dollaro non si discostano molto dalla quotazione corrente, visto che il future scadenza giugno 2015 tratta appena sotto 1,38. L’ultima ottava si è chiusa con una quotazione pari a 1,3750.
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