Continua il momento complicato per l’Euro dopo che l’agenzia di rating Moody’s ha messo sotto osservazione il merito di credito del Portogallo (per ora giudicato con “AA2”) che sembra in odore di un nuovo taglio. I mercati finanziari hanno vissuto un’altra giornata costellata di alti e bassi ma con un’intonazione sempre negativa e una netta prevalenza delle vendite. L’Euro/Dollaro ha aggiornato nuovi minimi annuali in area 1,28, l’Euro/Yen è addirittura giunto in area 120 (e, dunque, poco distante dai bottom di fine febbraio posti a 119,63), mentre l’Euro/Sterlina ha raggiunto area 0,8480. Il contesto di risk aversion ha penalizzato anche quelle valute ad elevato rendimento come il Dollaro australiano e quello neozelandese. Interessante proprio il cross rate Aud/Usd che, se dovesse perdere 0,90, potrebbe accelerare ulteriormente al ribasso con target a 0,88. La tendenza nel breve periodo resta sempre negativa per l’Euro (a proposito, oggi la Bce dovrebbe mantenere ancora fermi i tassi all’1%) e favorevole per le “valute rifugio” quali Dollaro USA e Yen giapponese. Sull’Euro/Dollaro la tendenza ribassista dovrebbe davvero durare per molto tempo e non escludo affatto la possibilità di rivedere a breve anche 1,2450 prima e 1,2330 poi.
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