L’agenzia di rating internazionale Moody’s ha deciso di rivedere al ribasso le stime sulla crescita del Pil italiano nel 2014. Secondo gli analisti “L’economia italiana si contrarrà dello 0,1% nel 2014”.
Moody’s modifica le stime sulla crescita del Pil italiano nel 2014. Secondo l’agenzia di rating americana le stime di crescita del Prodotto interno lordo italiano nel 2014 saranno negative con una variazione pari allo 0,1%.
La precedente stima rilasciata dallo stesso istituto di rating prevedeva una crescita positiva per l’Italia pari a 0,5 punti percentuali per l’anno 2014. Adesso, invece, dopo le stime fornite dall’ISTAT negli ultimi giorni, che hanno certificato il ritorno alla recessione per l’Italia (crescita negativa dello 0,2% trimestre su trimestre), Moody’s decide di rivedere al ribasso le sue stime.
Sicuramente non una buona notizia per l’economia italiana e per gli investitori internazionali, che rivedranno al ribasso la loro fiducia nel nostro Paese. Tutto questo si riflette inevitabilmente anche sulle stime per la riduzione del debito pubblico ed amplifica le difficoltà nell’effettuare riforme economiche strutturali.
Secondo Moody’s l’Italia è rimasta indietro, rispetto agli altri Paese europei nell’effettuare riforme strutturali e la debolezza del quadro economico sicuramente non è di aiuto. Tutte notizie che metteranno in allerta il Premier Renzi, in questi giorni ha incassato il primo voto positivo del Senato, alla riforma del titolo quinto della Costituzione.
Sicuramente quello attuale non è un momento facile per l’economia italiana, ma ormai siamo abituati anche alle facili valutazioni delle agenzie di rating, che sempre troppo spesso cambiano direzione, ma che portano inevitabilmente squilibri e tensione nei mercati borsistici, alimentando speculazioni il più delle volte evitabili.
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