Si chiama Mofibo ed è un’idea del danese Morten Strunge, che nel suo Paese di origine accoglie consensi ed entusiasmi anche dall’editoria tradizionale. La Danimarca è un Paese dove il mercato egli ebook non ha ancora quei margini di coinvolgimento che si registrano invece negli Stati Uniti, dove il 30% dei lettori legge in digitale, e di conseguenza è il luogo ideale dove l’idea di Strunge potrebbe lanciare definitivamente il mercato, o comunque galvanizzarlo. Sotto l’egida degli editori, naturalmente.
Mofibo: quanto costerà abbonarsi?
Alcuni lo hanno già definito "lo Spotify degli ebook", ed effettivamente è proprio nella sua concezione che si trova l’elemento che distingue Mofibo da tutti altri servizi simili (e fallimentari), come Oyster, Bilbary, Flatleaf o la Lending Library di Kindle. Sarà infatti sufficiente pagare un abbonamento di 13,4 euro al mese per accedere a tutti gli ebook che si vogliono leggere.
13,4 euro al mese, ovvero 100 corone danesi, praticamente niente per quel bacino di grandi lettori abituato a leggere (non solo in digitale). Se si pensa ai prezzi di copertina dei libri in Italia, 13,4 euro al mese non arrivano nemmeno a coprire la spesa di un singolo libro, a maggior ragione se si tratta di un bestseller.
Mofibo lancerà il mercato degli ebook?
E’ principalmente su questo che spinge Mofibo: convincere e coinvolgere i grandi lettori danesi a esplorare le potenzialità del mercato letterario digitale e ad abituarsi a un nuovo modo di leggere, con l’appoggio, peraltro, di importanti editori, che anche in Danimarca sembrano aver capito le grandi potenzialità dell’ebook. Politikens Forlag, Gyldendal, Lindhardt og Ringhof e People’s Press sono infatti i 4 editori locali che hanno aderito con entusiasmo al progetto, accettando di inserire nella lista ebook di Mofibo il 50% dei bestseller.
L’abbonamento è il tratto distintivo di Mofibo e proprio questa modalità di servizio potrebbe essere l’aspetto vincente dell’iniziativa. E magari arrivare anche in Italia, dove però dovrebbero aumentare i lettori e, soprattutto, il comparto digitale del Paese. Eppure, come ben sappiamo, difficilmente gli italiani si fanno promotori di un’iniziativa che guarda al futuro: se un giorno Mofibo dovesse sbarcare in Italia, significherebbe che all’estero ha avuto successo. E dunque potrebbe averlo anche da noi. In attesa che il mercato dell’ebook cresca ulteriormente e che l’italiano medio sia più a suo agio con il digitale.
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