Entra in vigore il Dl sulla semplificazione fiscale che ridisegna il funzionamento di molte norme fiscali, come il Modello 730 precompilato.
Pubblicato lo scorso 28 Novembre 2014, in Gazzetta Ufficiale, il decreto legislativo 175/2014, la norma che, dal prossimo 13 Dicembre, renderà operative molte misure riguardanti la semplificazione fiscale, approvate nell’ambito della più generale attuazione della delega fiscale (Legge 237/2014). La norma apporterà ingenti cambiamenti nella fiscalità sia delle famiglie che delle imprese.
ll nuovo Modello 730 Precompilato
Diventa operativa, dal 2015, la sperimentazione del Modello 730 precompilato per i lavoratori dipendenti e per i pensionati. Con questa misura viene sostanzialmente modificato anche l’iter di trasmissione del Modello 730. Il primo passaggio riguarda il sostenuto d’imposta che è tenuto all’invio del CUD all’Agenzia delle Entrate, entro il 7 Marzo. Quest’ultima dopo essere entrata in possesso dei dati relativi a stipendi, pensioni ed aver elaborato congiuntamente anche i dati presenti nell’anagrafe tributaria, quali, ad esempio, rendite immobiliari e familiari a carico, e i dati trasmessi da soggetti terzi come le banche, le assicurazioni (si tratta dei dati relativi a mutui, polizze, ecc.), elabora la dichiarazione dei redditi precompilata e la rende disponibile all’utente, per via telematica, entro il 15 Aprile.
Gli adempimenti del contribuente
Il contribuente, entro il 7 Luglio successivo può decidere se accettare, modificare o integrare la dichiarazione. Nel caso in cui la accetti viene esentato da qualsiasi controllo; nel caso in cui, invece, decida di apportare modifiche e integrazioni, servendosi obbligatoriamente della consulenza dei Caf e dei professionisti abilitati (dottori commercialisti) potrà essere soggetto a controlli formali.
Il metodo tradizionale
In base all’art. 1 del D. Lgs. 175/2014 il contribuente mantiene comunque la possibilità di presentare la dichiarazione dei redditi con le modalità ordinarie, ovvero con il normale Modello 730 o con il Modello Unico 2015. Anche in questo caso rimane come unico termine di scadenza per la presentazione quello del 7 Luglio, a cui, stavolta, dovranno attenersi, come di consueto i Caf e professionisti abilitati.
Il nodo delle spese sanitarie
Uno dei punti più critici dell’applicazione effettiva del Modello 730 Precompilato riguarda le spese sanitarie che, per il solo 2015 non saranno inserite in dichiarazione. Si prevede che questa "falla" dovrebbe comportare problemi per circa il 70% delle dichiarazioni dei redditi che necessiteranno di integrazioni. Il problema potrebbe essere notevolmente ridimensionato già dal 2016 momento in cui saranno inserite nel modello 730 precompilato anche le spese sanitarie, su cui è possibile effettuare detrazioni. Ciò dovrebbe comportare un calo delle richieste di integrazione o modifica al 40%.
© RIPRODUZIONE RISERVATA