Ecco le parole di fuoco di International Spiegel sulla "questione spionaggio"
International Spiegel, versione internazionale di Spiegel, il più importante quotidiano tedesco, commenta le recenti notizie riguardanti le intercettazioni dei servizi segreti americani ai danni della Cancelliera Angela Merkel. E le parole usate non sono delle più tenere.
"Merkel spiata: Obama in una posizione difficile"
Berlino ha reagito duramente al sospetto che i servizi segreti americani abbiano spiato il telefono della Cancelliera Merkel. Se le accuse si rivelassero vere, metterebbero il Presidente Obama in una posizione alquanto difficile.
Jay Carney si confronta spesso con situazioni spinose. Ormai, è diventata una routine per il responsabile dei rapporti con la stampa del Presidente Barack Obama, manipolare una brutta notizia e renderla positiva. Ma, mercoledì scorso, Carney si è ritrovato in un territorio particolarmente minaccioso nel momento in cui gli è stato chiesto, nel corso di una conferenza stampa, se i servizi segreti americani avessero monitorato il cellulare della Cancelliera tedesca Angela Merkel, la leader di uno dei più fedeli alleati degli Stati Uniti.
Per mettersi al sicuro, Carney ha letto una dichiarazione preparata in precedenza. Ha detto che Obama ha parlato al telefono con la Merkel per discutere delle accuse, e che il Presidente ha assicurato alla Cancelliera che gli Stati Uniti “non controllano e non controlleranno” le sue comunicazioni. “Gli Stati Uniti ritengono di importanza primaria la cooperazione con la Germania riguardo le minacce alla sicurezza internazionale, ha aggiunto”.
Mettendosi sulla difensiva, Carney ha scelto attentamente ogni parola da pronunciare. Infatti, i sospetti che lo scandalo possa compromettere non solo le relazioni ufficiali e bilaterali tra i due Paesi, ma anche quelli personali tra Merkel e Obama diventano sempre più concreti. I commenti di Carney sono arrivati dopo che Spiegel ha sostenuto che i servizi segreti americani abbiano monitorato le conversazioni telefoniche della Cancelliera per parecchi anni. I dubbi di Berlino erano talmente forti da spingere Angela Merkel a telefonare a Obama per esprimergli direttamente il suo disappunto – un segnale forte della rabbia della Cancelliera che, al contrario, è solita mantenere la calma.
“Una grave tradimento di fiducia”
Diversamente dalle spiegazioni di Carney. Quelle offerte dal portavoce di Angela Merkel Steffen Seibert sono suonate molto meno contenute. Inoltre, queste sono le più dure affermazioni mai sentite dalla Merkel sulla questione “spionaggio americano”.
Ecco le parole di Seibert: “il Cancelliere federale oggi ha parlato al telefono con il Presidente Obama. Ha chiarito che, se i sospetti si rivelassero veri, lei disapprova inequivocabilmente pratiche come queste e le considera totalmente inaccettabili. Tra amici e partner, come sono stati la Repubblica Federale di Germania e gli Stati Uniti per molte decadi, il controllo delle comunicazioni dei capi del Governo non dovrebbe assolutamente esserci. Questo sarebbe un gravissimo tradimento di fiducia e queste pratiche devono immediatamente cessare.”
La rabbia della Merkel si percepisce chiaramente da frasi come “inequivocabilmente disapprova”, “totalmente inaccettabile”, e “grave tradimento di fiducia”. Naturalmente, tutto preceduto dalla parola “SE”. Nel complesso, affermazioni come queste non suonano come una rassicurazione. Secondo il Daily Telegraph, la reazione della Merkel rappresenta “il confronto più diretto con un leader mondiale da quando Edward Snowden ha iniziato a comunicare i dettagli della rete di sorveglianza globale degli Stati Uniti”.
Non ci si può sentire rassicurati se si ascolta attentamente le parole che il portavoce di Obama Carney ha detto.
Di nuovo “Il presidente ha assicurato alla Cancelliera che gli Stati Uniti non controllano e non controlleranno le sue comunicazioni”. Presente e futuro. Ma riguardo al passato? Le conversazioni della Merkel sono state poste sotto sorveglianza , si o no? Questo punto è stato enfatizzato durante una riunione politica tenutasi a Berlino mercoledì notte.
I media americani stanno trattando la notizia in modo abbastanza ambiguo. Le conversazioni telefoniche “devono essere state terribilmente scomode,” ha scritto Max Fisher, blogger del Washington Post. “Se i servizi segreti hanno ascoltato le telefonate della Signora Merkel, o hanno registrato chiamate inviate e ricevute,” scrive il New York Times, “la fiducia tra Berlino e Washington potrebbe essere seriamente danneggiata”. Uno di più importanti notiziari TV ha parlato dello scandalo nel dettaglio –e ha ripetutamente messo in evidenzia che i tedeschi siano particolarmente sensibili sui problemi riguardanti la privacy date le due dittature vissute nel recente passato.
Lo spionaggio deve finire
Se le accuse venissero confermate, Obama si troverebbe in una posizione molto difficile. Lunedì scorso, il Presidente americano ha parlato al telefono con François Hollande, Presidente francese, e anche lui ha espresso la sua “profonda disapprovazione” riguardo alla notizia riportata da Le Monde che gli Stati Uniti avrebbero ascoltato più di 70 milioni di telefonate private di cittadini francesi.
Washington ha respinto le accuse definendole infondate.Anche il Presidente brasiliano Dilma Rousseff e il Governo messicano hanno protestato contro il presunto spionaggio delle loro comunicazioni private.
La credibilità degli Stati Uniti rischia di essere seriamente compromessa, anche con le Nazioni alleate. La linea degli Stati Uniti rimane la stessa: tutti i servizi segreti usano gli stessi metodi. Ma una cosa è invece ormai sicura: non tutti i servizi segreti hanno la stessa capacità dimostrata dagli Stati Uniti.
La Merkel, dal canto suo, ha un problema completamente diverso. Lei vorrebbe apparire ai tedeschi come una vittima, ma il suo Governo quest’estate ha parlato delle notizie riportate da Snowden, minimizzandole e, in alcuni casi, negandole. Queste affermazioni ora suonano assurde. In un intervista con la televisione pubblica tedesca ARD rilasciata a luglio, la Merkel ha reagito con sorpresa alla domanda riguardante possibili intercettazioni sulla sua persona. “Non sono a conoscenza di niente, altrimenti avrei riportato la questione alla commissione controllo del Parlamento,” ha detto. In un’altra occasione, ha assicurato che non c’erano ragioni “per dubitare che gli Stati Uniti non rispettassero la legge tedesca”.
I commenti della Merkel sono stati superati da quelli del Ministro dell’Interno Hans-Peter Friedrich e del Capo del personale Ronald Pofalla. Friedrich ha affermato in agosto che i sospetti si erano “dissolti nell’aria” e che non c’era nessuna prova che il Governo tedesco fosse spiato. Pofalla ha dichiarato che la “questione spionaggio” era definitivamente conclusa.
Le rassicurazioni del Presidente Obama arrivate a luglio, quando le rivelazioni sullo spionaggio crescevano, adesso sembrano assurde. Se volessi sapere cosa pensa la Cancelliera Merkel, aveva detto, gli telefonerei.
Traduzione libera a cura di Vittoria Patanè. Fonte: International Spiegel
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