Mercatone Uno: perché nessuno lo vuole comprare?

C. G.

9 Settembre 2016 - 10:05

Mercatone Uno non fa più gola a nessuno. Il bando d’acquisto della società è scaduto senza che nessuna offerta venisse avanzata. Perché Mercatone Uno non è appetibile?

Mercatone Uno: perché nessuno lo vuole comprare?

Mercatone Uno non ha ricevuto alcuna offerta d’acquisto e a quanto pare nessuno lo vuole, ma perché? Mercatone Uno, società che conta quasi 80 punti vendita in tutta Italia, non ha ricevuto offerte mirate alla sua acquisizione e il bando di giugno è risultato praticamente inutile.

Mercatone Uno era stato messo in vendita tramite la pubblicazione, avvenuta il 16 giugno scorso, di un bando internazionale volto all’acquisto dell’intera azienda. Sono state diverse le dimostrazioni di interesse che ipotetici acquirenti hanno indirizzato a Mercatone Uno, ma nessuna di queste si è poi tradotta in proposte d’acquisto. Nessuna offerta è stata avanzata per l’acquisizione di Mercatone Uno e ora si dovrà procedere alla pubblicazione di un nuovo bando.

Sono stati proprio i tre commissari straordinari di Mercatone Uno, nominati nell’aprile 2015, ad aver sottolineato la necessità di un nuovo bando per garantire l’acquisto di Mercatone Uno tramite delle condizioni più flessibili rispetto alle attuali. Per ora, comunque, Mercatone Uno rimane senza acquirenti e la società non sembra fare gola a nessuno, ma perché?

Mercatone Uno: un acquisto poco appetibile?

Mercatone Uno era stato valutato ben 280 milioni di euro. Secondo il bando internazionale volto alla vendita dell’azienda, le richieste vincolanti finalizzate all’acquisto di Mercatone Uno sarebbero dovute pervenire entro e non oltre il termine perentorio del 7 settembre. Nonostante l’acquisto di Mercatone Uno non prevedesse il trasferimento dei debiti della società all’acquirente, nessuno è sembrato davvero interessato a finalizzare l’accordo.

Il bando è così scaduto senza che nessuna proposta venisse avanzata e ora si dovrà necessariamente procedere con la pubblicazione di un nuovo bando. Nonostante nessuna offerta sia stata presentata per l’acquisto di Mercatone Uno, dall’azienda fanno sapere di aver ricevuto diverse manifestazioni di interesse non vincolanti che:

“confermano l’esistenza di un’appetibilità di mercato per Mercatone Uno”.

La speranza è dunque quella di finalizzare l’acquisto di Mercatone Uno tramite il prossimo bando.

Mercatone Uno: nessuna offerta, ma perché?

Nessuno ha avanzato proposte nei confronti di Mercatone Uno e la motivazione è stata individuata da uno dei 3 commissari speciali dell’azienda.

“L’intero compendio messo in vendita è sicuramente un elemento di rigore e tutela del valore aziendale. Tutti i 79 negozi a un prezzo unico sono molto impegnativi anche se appetibili sul mercato. Serve quindi più flessibilità per poter andare in porto. Sarà questa la parola d’ordine del prossimo bando, cercando però al tempo stesso di salvaguardare il valore del complesso aziendale senza giungere a elementi di troppa polverizzazione. In questo periodo l’azienda ha dimostrato di avere vitalità recuperando quote di mercato”,

ha affermato Vincenzo Tassinari.
La quota di mercato di Mercatone Uno ha infatti subito un incremento dal 6,6% di luglio 2015 al 9,4% di luglio 2016.

Nessuno vuole Mercatone Uno: ecco cosa accadrà

Il prossimo passo per i commissari speciali di Mercatone Uno sarà quello di partorire un nuovo bando d’acquisto, il quale si prevede sarà pubblicato il mese prossimo. Anche il futuro bando manterrà tuttavia molte delle caratteristiche del primo. Fondamentale per Mercatone uno sarà sia mantenere una certa continuità aziendale, sia garantire una efficace tutela occupazionale, sia tentare di soddisfare le esigenze dei creditori.

Insomma, per ora nessuno sembra interessato ad acquistare Mercatone Uno e l’unica speranza, adesso, è che il prossimo bando internazionale abbia un esito positivo e finalizzi l’acquisizione della società - 3.350 dipendenti compresi.

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it