Un 2012 nero per il mercato dell’auto, con effetti recessivi in Spagna e crolli in Francia e in Italia. La Germania, tuttavia, vedrà un 2013 altamente positivo, rispetto a Francia e Italia che proseguiranno un trend negativo. Secondo le stime di Vda, ovvero l’Associazione dei costruttori tedeschi, il destino di Francia e Italia è legato indissolubilmente al mercato occidentale: troppo. Infatti, è altrove che bisogna guardare se si vuole far risalire il mercato dell’auto.
La Germania guarda ai mercati emergenti
Le previsioni della Vda guardano a un incremento del 4% per quanto riguarda le immatricolazioni nel 2013, con 68 milioni di nuove auto vendute, che arriveranno a 90 milioni nel 2020.
A guidare la classifica la stessa Germania, grazie alla realizzazione dei nuovi stabilimenti fuori dall’Europa: le zone interessate sono infatti il Messico (Audi), Stati Uniti (Daimler e Volkswagen), Russia e Cina (Volkswagen) e Brasile (Bmw).
A trainare le immatricolazioni saranno perciò Volkswagen, Bmw e Daimler, grazie al positivo apporto dei mercati emergenti, mentre sul fondo della classifica troveremo Fiat, Peugeot-Citroen e Opel, poiché "fortemente dipendenti dal mercato europeo", e dunque permanenti nello stato di crisi.
Il 2013, secondo Vda, vedrà inoltre un calo di immatricolazioni auto in Europa: dagli 11,7 milioni del 2012, infatti, si passerà agli 11,4 milioni nel 2013.
I numeri del 2012
Le stime di Vda trovano ragione da vendere quando si notano i dati del 2012. Basti pensare alla Francia, dove il CCFA (ovvero l’Associazione nazionale di produttori di auto), hanno comunicato un calo del 14,6% a dicembre, a 160.426 autovetture e registrando perciò una flessione del 14% su base annua.
Oltre a Peugeot-Citroen, a trascinare nel fondo il mercato dell’auto francese ci ha pensato anche Renault. Le flessioni sono state rispettivamente del 15,4% e del 28,1%, mentre i bilanci sono in profondo rosso (rispettivamente -18% e -19,8%).
Valicando le Alpi, ci spostiamo in Italia e scopriamo che anche Fiat chiude un dicembre che più rosso non si può, con un calo del 21,3%. Su base annua, dunque, la flessione è stata del 23,7%.
Il mercato dell’auto ha subito una débacle anche in Spagna, dove il calo delle immatricolazioni auto nel 2012 è stato del 13,4%, ovvero il peggiore degli ultimi 23 anni. A quanto hanno comunicato le varie associazioni (Anfac, Faconauto e Ganvam), le auto immatricolate nel 2012 sono state 699.589.
I cali peggiori, per quanto riguarda Spagna, Francia e Italia, si sono registrati proprio a dicembre 2012: segnale emblematico che anche il 2013 non sarà affatto roseo, soprattutto se si resterà ancorati a un’area geografica del pianeta che ormai non ha più nulla da spendere.
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