Il governo cambia strategia per il caso Marò in India. "Abbiamo deciso di far rientrare a Delhi l’ambasciatore italiano, Daniele Mancini per seguire la nuova fase decisa dall’Italia sul caso con l’avvio della procedura internazionale". Così, durante l’audizione in Senato, il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, ha annunciato che per la soluzione del caso dei due maro’ "si apre la procedura internazionale".
La vicenda giudiziaria va avanti da circa due anni, e i due marò italiani Latorre e Girone sono ancora detenuti in India con l’accusa di omicidio di due pescatori nel corso di un’operazione anti-pirateria.
Il ministro Mogherini spiega che "dopo due anni c’è ancora una divergenza sulla giurisdizione. Divergenza che ho potuto constatare anche all’Aja il 25 marzo scorso". Con la nota inviata all’India "chiediamo l’avvio di un exchange of views (uno scambio di vedute) sulla disputa e il ritorno dei maro’ in Italia. Nel caso in cui non si raggiungesse in tempi ragionevoli, per questa via, una soluzione accettabile, si ricorrerà a strumenti internazionali di risoluzione delle dispute in base alle norme internazionali", ha aggiunto il ministro aprendo quindi la strada all’arbitrato internazionale.
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