MPS: ecco perchè l’aumento di capitale non conviene ai piccoli investitori

Vittoria Patanè

11 Giugno 2014 - 12:51

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MPS, l’aumento di capitale è una beffa per i piccoli azionisti. Ecco i motivi

MPS: ecco perchè l’aumento di capitale non conviene ai piccoli investitori

Ci sono pochi dubbi su chi sia, in positivo e in negativo, la protagonista assoluta della settimana su Piazza Affari: Monte dei Paschi.

Dopo due giorni in cui il titolo ha guadagnato più del 40% (complessivamente) non riuscendo mai a fare prezzo, oggi è arrivato il crollo.
A pochi minuti dalla sua entrata in contrattazione MPS cedeva già più del 20%. Poi l’asta di volatilità e di nuovo la negoziazione continua con le azioni in ribasso del 21,71% a 1.735 euro.

Troppi i dubbi, troppe le tensioni, troppe le incognite. Una su tutte riguarda i guadagni (o meglio le perdite) che potrebbero scaturire da questa ricapitalizzazione per i piccoli investitori. Perchè? Ve lo spieghiamo.

Le azioni MPS
Prima dell’aumento di capitale, le azioni MPS avevano un valore di 24,6 euro ciascuna. 100 titoli corrispondevano dunque a un capitale di 2.460 euro. La ricapitalizzazione ha fatto sì che il valore di ogni singola azione venissime diviso in due parti: una relativa alle azioni della banca post- aument, un’altra relativa ai diritti di opzione (1 euro per i titoli di nuova emissione, 214 nuove azioni ogni 5 possedute).

Coloro che la scorsa settimana avevano in portafoglio un titolo MPS, il 9 giugno si sono ritrovati una nuova azione e un diritto d’opzione che garantisce la possibilità di acquistarne di nuovi.

A questo punto però, arriva il «Ma».

Le nuove azioni, al 9 giugno, valevano 1,54 euro, mentre i diritti d’opzione avevano un valore di 23,1 euro. Totale: 24,6 euro. Il problema nasce a causa della natura dei diritti d’opzione, strumenti aventi una scadenza. Una volta terminata la ricapitalizzazione (20 giugno) non varranno praticamente più niente.

A questo punto gli azionisti hanno davanti due scelte: sottoscrivere i nuovi titoli, partecipaando de facto all’aumento, o vendere i diritti d’opzione che però, negli ultimi 2 giorni sono colati a picco. Dal 23,1 di partenza si è passati ai 17,21 di oggi. (-13%)

Tornando ai numeri, coloro che venerdì scorso possedevano 100 azioni MPS e un capitale di 2.400 euro, oggi possiedono un capitale inferiore. 100 azioni che valgono 1,77 euro l’una e 100 diritti che ne valgono 17,21. Totale 1.899 euro.

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