MPS, aumento di capitale: il CdA alza la soglia di sconto, le ultime novità su offerta e prezzo delle azioni

Simone Casavecchia

22 Maggio 2015 - 09:45

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Il Consiglio d’Amministrazione di MPS, riunitosi ieri, ha recipito il via libera della Consob per l’aumento di capitale e ha deciso un forte sconto sul TERP per garantire la copertura totale dell’operazione.

MPS, aumento di capitale: il CdA alza la soglia di sconto, le ultime novità su offerta e prezzo delle azioni

La giornata di ieri è stata contrassegnata da una grande attesa per l’esito del CdA del Monte dei Paschi di Siena che ha definito gli ultimi dettagli dell’aumento di capitale da 3 miliardi di euro, in seguito al via libera della Consob, all’operazione.

Per quanto riguarda l’andamento del titolo MPS in borsa la grande attesa di ieri ha dato luogo a un crollo del titolo che, al momento della chiusura della seduta di ieri, registrava una flessione del -3,05%, sull’indice FTSE Mib. Il crollo del titolo è stato provocato soprattutto per i timori, diffusi tra gli azionisti, che il CdA stabilisse un forte sconto sul TERP.

Il TERP (acronimo di Theoretical ex right price) o prezzo teorico ex diritto è il prezzo teorico delle azioni, nel momento successivo al diritto di opzione che i soci, già detentori delle azioni di MPS, possono esercitare durante l’aumento di capitale. Sommariamente, il TERP è dato dalla media tra il prezzo delle azioni già detenute da un socio e le azioni immesse sul mercato nell’operazione di aumento di capitale, in genere offerte con uno sconto, rispetto al prezzo delle azioni già quotate, proprio per
invogliare i soci ad acquistarle.

Proprio la paura che il CdA decidesse per uno sconto sul TERP, ha portato gli azionisti, nella giornata di ieri, a far crollare le quotazioni del titolo MPS, dal momento che tale scelta avrebbe portato a un complessivo abbassamento del valore delle azioni di MPS dopo l’aumento di capitale.

Si è trattato di un timore fondato, dal momento che il CdA ha effettivamente optato per uno sconto molto elevato, a chi decidere di sottoscrivere l’offerta. Mentre nell’ultimo aumento di capitale da 5 mld, avvenuto quasi un anno fa, era stato deciso uno sconto del 35,5% sulle nuove azioni immesse sul mercato, nell’operazione di ricapitalizzazione che partirà il prossimo lunedì le nuove azioni saranno offerte con uno sconto del 38,9%. Ecco dunque quali sono tutti i dettagli dell’aumento di capitale, a seguito del CdA tenutosi ieri.

Aumento di capitale MPS: dati e dettagli dell’offerta a seguito del CdA
Anche se per conoscere i dettagli dell’aumento di capitale da 3 mld di euro che partirà il prossimo lunedì occorrerà conoscere i dati contenuti nel prospetto dell’offerta, al momento è opportuno ricordare che:

  • Il calendario dell’offerta prevede che i diritti di opzione, che consentono a ogni socio di sottoscrivere l’aumento di capitale, così da non diluire il proprio pacchetto azionario, ossia la sua partecipazione a MPS, saranno esercitabili da lunedì 25 Maggio fino a venerdì 12 Giugno compreso;
  • i diritti di opzione saranno anche negoziabili in Borsa, sempre da Lunedì 25 Maggio fino all’8 Giugno compreso;
  • agli azionisti verranno offerte 10 azioni di nuova emissione per ogni azione posseduta;
  • I titoli di MPS saranno immessi sul mercato con uno sconto sul TERP (calcolato sul prezzo di chiusura della giornata di ieri) del 38,9%;
  • il prezzo delle nuove azioni offerte agli azionisti è stato fissato a 1,17 euro;

MPS: le questioni aperte dopo l’aumento di capitale
Il CdA di MPS è stato anche l’occasione per fare il punto della situazione sulle questioni che l’istituto di credito senese dovrà affrontare dopo l’aumento di capitale. Oltre alla questione della chiusura del derivato Alexandria, sul quale è in corso una delicatissima trattativa con la banca giapponese Nomura, sono però questioni anche questioni interne ad agitare il board di Rocca Salimbeni.
La domanda che già molti si pongono è, infatti a chi andranno le azioni in via di collocamento nell’aumento di capitale, azioni il cui importo supera quello del patrimonio di capitalizzazione di MPS, pari a 2,5 mld di euro.
Per quanto riguarda gli azionisti di MPS, al momento attuale solo Axa ha già chiarito che parteciperà all’operazione di ricapitalizzazione pro quota, ovvero per la quota di capitale (3,17%) che già detiene attualmente. Forti punti interrogativi permangono sia su Alessandro Falciai, sia sugli azionisti riuniti nel patto di maggioranza (Fondazione MPS, Btg e Fintech) sia sulla partecipazione che acquisterà lo Stato, tramite il Ministero dell’Economia (partecipazione, quest’ultima, tutta autoreferenziale, dal momento che l’aumento di capitale è stato deciso anche per reperire le risorse utili a rimborsare i Monti Bond).
In ogni caso è molto probabile che l’azionariato di MPS esca pesantemente ridefinito dall’operazione e che tale ridefinizione avrà sicuri effetti anche sull’elezione del nuovo presidente di MPS che dovrà essere nominato subito dopo la chiusura dell’operazione di aumento di capitale, quando Alessandro Profumo lascierà il Monte dei Paschi.

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