MPS: UE accontentata, cade il tetto del 4%. Quali saranno le prossime mosse?

Vittoria Patanè

16 Luglio 2013 - 14:12

MPS: UE accontentata, cade il tetto del 4%. Quali saranno le prossime mosse?

Mentre la procura continua a lavorare sullo “scandalo derivati”, portando a termine interrogatori e perquisizioni, i vertici della banca pensano al futuro. Un passo importantissimo è stato compiuto ieri pomeriggio quando, il consiglio d’amministrazione della Fondazione ha deciso di votare a favore dell’abolizione del vincolo del 4% in MPS.

Da giovedì, giorno in cui l’assemblea dell’istituto dovrà dare il via libera definitivo, gli investitori privati potranno acquistare azioni ordinarie senza alcun limite, o almeno non quello del 4%.

Un passaggio necessario per assicurarsi l’appoggio di Bruxelles sui Monti Bond. L’Europa aveva infatti avvertito, l’abolizione del tetto rappresentava una conditio sine qua no per il salvataggio della banca.

Detto, fatto, anche se, non si conosce il reale umore dei vertici della Fondazione. La misura non è stata votata all’unanimità (5 favorevoli, 1 astenuto, più un socio che ha deciso di esprimere il proprio dissenso alzandosi ed uscendo dalla sala prima della votazione), non tutti erano disposti a rinunciare a quella maggioranza assoluta che per anni ha permesso agli uomini di Palazzo Sansedoni di fare il bello e il cattivo tempo. Ma da giovedì si cambia rotta.

La decisione

Articolo 9, comma 1 dello statuto MPS:

Nessun socio, ad eccezione dell’Istituto conferente, potrà possedere, a qualsiasi titolo, azioni ordinarie in misura superiore al 4% del capitale della Società

Ebbene, dopo il via libera del Comune d Siena, adesso anche la Fondazione ha deciso di mandare in pensione l’articolo 9. Un limite non solo per gli azionisti privati, ma anche per qualsiasi progetto di ristrutturazione di cui l’istituto ha un disperato bisogno.

La suddetta eliminazione inoltre rappresenta il tassello che mancava per cominciare quell’aumento di capitale da 1 miliardo di euro, riservato ai nuovi soci. Il limite infatti non avrebbe reso MPS “appetibile” agli investitori che, frenati dal tetto del 4%, avrebbero rivolto il loro sguardo (e il loro portafoglio) altrove.

Le prossime mosse

L’aumento di capitale della banca comincerà nel 2014, ma entro un mese la Fondazione dovrà mettere sul mercato parecchie quote a fine di rimborsare quei 350 milioni di debito residuo dovuti alle due precedenti ricapitalizzazioni.

Ma un altro importante passo è rappresentato anche dalla ratifica, nel corso della prossima assemblea, delle cosiddette quote di genere. La misura prevede:

  • l’istituzione di un limite massimo d’età (75 anni) per i consiglieri di amministrazione;
  • l’istituzione di un limite massimo d’età (stavolta 70 anni) per il presidente del consiglio di amministrazione;
  • l’istituzione di un limite massimo d’età (67 anni) per la figura di amministratore delegato.

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