Londra: l’uccisione dell’oppositore di Putin, Aleksandr Litvinenko, sarebbe stato ordinato dallo stesso leader russo. Tutti i dettagli dell’inchiesta.
Vladimir Putin avrebbe con ogni probabilità autorizzato l’omicidio di Aleksandr Litvinenko.
L’uccisione dell’ex agente del Kgb avvenuta a Londra il 23 novembre 2006 sarebbe stata un’operazione coordinata dai servizi segreti russi, l’Fsb. A rivelarlo un’inchiesta della magistratura britannica.
Il rapporto sull’omicidio
Il rapporto sull’uccisione di Litvinenko conta 300 pagine. A curarlo è stato il giudice Sir Robert Owen e stabilisce che i cittadini russi Andrei Lugovoi e Dmitri Kovtun hanno avvelenato l’ex agente del Kgb col polonio radioattivo nell’Hotel Mayfair in pieno centro a Londra.
L’accusa sostiene che i due killer abbiano agito secondo ordini provenienti dai servizi segreti russi, Fsb, e dal loro capo Nikolai Patrushev.
I due principali indiziati rifiutano le accuse e si definiscono innocenti. Mosca ha rifiutato l’estradizione per i due che ora hanno fatto carriera politica.
Tracce del veleno erano state trovate negli alberghi e ristoranti da loro visitati.
Litvinenko: perché è stato ucciso?
Poco prima di morire Litvinenko aveva accusato pubblicamente il presidente Vladimir Putin di essere il mandante sia del suo avvelenamento sia dell’omicidio della giornalista Anna Politkovskaja.
Litvinenko si attirò l’inimicizia di Putin dopo aver pubblicato un libro nel quale attribuiva la responsabilità degli attentati avvenuti in Russia tra l’agosto e il settembre del 1999. Secondo il dissidente russo gli attentati, la cui responsabilità era stata addossata ai ceceni, facevano parte di una manovra con la quale Putin cercava di giustificare la ripresa delle operazioni militari in Cecenia.
Venne arrestato e incarcerato per otto mesi con l’accusa di un maltrattamento durante un interrogatorio, ma poi fu rilasciato per insufficienza di prove. Non sentendosi più al sicuro e sentendosi minacciato da Putin, Litvinenko lasciò la Russia e andò in esilio.
Omicidio Litvinenko, è stato Putin? Possibili gravi ripercussioni
Sebbene le accuse di Londra siano state formulate solo in termini probabilistici, il Ministero degli Esteri russo promette conseguenze nei rapporti diplomatici tra le due nazioni.
Il Ministero degli Esteri di Mosca ha reso noto in una nota che ritiene che il caso sia stato politicizzato e che sia stato chiuso in maniera incivile e illegittima.
Le richieste della vedova Litvinenko
Ora la vedova Litvinenko chiede giustizia.
Marina Litvinenko si è rivolta alla giustizia britannica e al Primo Ministro, David Cameron, affinché vengano introdotte sanzioni e il divieto d’ingresso per alti dirigenti russi, inclusi il presidente Vladimir Putin e Nikolai Patrushev. Quest’ultimo, ormai ex capo dei servizi segreti, è diventato l’attuale consigliere per la sicurezza nazionale
La vedova Litvinenko ha chiesto a Londra di rendere pubblici i nomi di tutti gli agenti dei servizi di intelligence russi che agiscono nelle sedi diplomatiche del Regno Unito.
Possibili gravi ripercussioni
Sebbene le accuse di Londra siano state formulate solo in termini probabilistici, il Ministero degli Esteri russo promette conseguenze nei rapporti diplomatici tra le due nazioni.
Il Ministero degli Esteri di Mosca ha reso noto in una nota che ritiene che il caso sia stato politicizzato e che sia stato chiuso in maniera incivile e illegittima.
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