Legge di stabilità 2013: conferme e novità sulla scuola

Marta Panicucci

17/10/2012

Legge di stabilità 2013: conferme e novità sulla scuola

Il Consiglio dei Ministri ha pubblicato ufficialmente il testo della legge di stabilità 2013. Per la scuola le principali novità riguardano i docenti inidonei, l’assegnazione del sostegno, le scuole non statali e gli Urs interregionali. Confermato invece il ripensamento sulla legge 104, le 24 ore lavorative settimanali, l’esonero dei membri delle commissioni, i progetti regionali per i precari e i provvedimenti sulle ferie non godute.
Il governo si dice soddisfatto della legge di stabilità e delle ulteriori modifiche apportate ai provvedimenti sulla scuola. Non si sono fatte attendere, però, le critiche da parte del segretario del Pd Bersani e del leader della Cisl Bonanni che ha parlato di “tagli inacettabili all’istruzione”.

Ma andiamo per ordine, partendo dai provvedimenti che confermano le anticipazioni dei giorni scorsi.

Legge 104
è ufficiale il passo indietro sul decreto che dà la possibilità ai dipendenti pubblici di prendere giorni di permesso per assistere familiari disabili.

24 ore di lavoro settimanali
a decorrere dal 1 settembre 2013 i docenti lavoreranno 24 ore settimanali invece di 18, senza aumento di stipendio e in cambio di 15 giorni di ferie da prendere durante i periodi di sospensione delle attività didattiche.

Esonero dei membri delle commissioni
il decreto conferma poi l’impossibilità di chiedere l’esonero dal servizio per i membri delle commissioni giudicatrici del concorso a cattedre.

Progetti regionali
nelle legge di stabilità non è presente il decreto salvaprecari, ma soltanto la possibilità di attivare progetti regionali di tre o otto mesi al fine di garantire il punteggio ai docenti delle Graduatorie ad esaurimento che non hanno avuto il rinnovo del contratto.

Ferie non godute
nella legge di stabilità 2013 è presente anche un trafiletto che vieta la monetizzazione delle ferie non godute, “il presente comma non si applica al personale docente supplente breve e saltuario o docente con contratto sino al termine delle lezioni o delle attività didattiche, limitatamente alla differenza tra i giorni di ferie spettanti e quelli in cui è consentito al personale in questione fruire delle ferie”.

Oltre ai provvedimenti già annunciati il ddl, in linea con la spending review attuata dal governo, presenta anche numerose novità che saranno oggetto di valutazione e critica nei prossimi giorni. I nuovi provvedimenti riguardano:

Docenti inidonei
un comma della legge di stabilità permette ai docenti dichiarati non idonei di chiedere una nuova visita medica. In caso di recupero dell’idoneità all’insegnamento il docente “rientra solo su posti vacanti e disponibili nei ruoli del personale docente nella sede di titolarità retribuita secondo le procedure e le modalità stabilite dalla contrattazione collettiva nazionale sulla mobilità del personale docente”.

Sostegno
novità anche sull’assegnazione del docente di sostegno. La valutazione della diagnosi funzionale necessaria per tale assegnazione è affidata all’Inps che si avvale del personale medico locale senza maggiori oneri per la finanza pubblica.

Usr interregionali
con lo scopo di risparmiare sul piano degli uffici il ddl prevede la nascita di uffici scolastici interregionali al posto dei precedenti regionali.

Scuole non statali
la novità è l’introduzione di un limite minimo di alunni per classe pari a 8.

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