Le migliori startup insurtech in Italia

Fintastico

08/07/2019

24/07/2019 - 13:14

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Le startup attive nel settore insurtech continuano a sviluppare servizi e ad attrarre investimenti perché soddisfano i bisogni di semplicità di utilizzo (e di costi più contenuti) degli utenti. Ecco le migliori in Italia

Le migliori startup insurtech in Italia

Piace agli investitori e intercetta i nuovi bisogni dei consumatori di assicurare i propri beni on demand per brevi periodi e in pochi click, in modo semplice e veloce: stiamo parlando dell’insurtech, ovvero il fintech delle assicurazioni.

A livello globale, secondo i dati elaborati da ResearchAndMarkets.com, il settore rappresenta un mercato pari a 532,7 milioni di dollari nel 2018 che si prevede supererà il miliardo di dollari (ovvero raddoppierà) entro il 2023. E quali sono i perimetri di questo fenomeno in Italia? Nel nostro Paese l’anno scorso (dati Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano) 11 milioni di persone hanno utilizzato almeno un servizio Fintech o Insurtech, il 25% della popolazione fra i 18 e i 74 anni, con un balzo del 54% rispetto al 2017 (16%).

Tra i servizi più apprezzati troviamo la possibilità di gestire i sinistri da smartphone (voto medio 9,6 su 10) e l’attivazione di assicurazioni istantanee (voto: 8,9). Sempre secondo la citata rilevazione, nel 2018 il comparto comprendeva 107 startup, con un tasso di crescita del 174% rispetto al 2017. Vediamo una rapida carrellata delle startup insurtech italiane più interessanti.

Yolo

Yolo (acronimo per You Only Live Once – Si Vive una Volta Sola) è una startup Insurtech al 100% italiana, fondata da Simone Ranucci Brandimarte e Gianluca De Cobelli nel 2017, attiva nel proporre assicurazioni temporanee. Dopo aver raccolto un milione in un primo round d’investimento nel 2018, a gennaio 2019 ha visto l’ingresso del Gruppo Intesa Sanpaolo nel suo capitale. Intesa Sanpaolo, tramite Neva Finventures, ha infatti guidato in qualità di lead investor un secondo round da 5 milioni di euro: capitali che consentiranno alla startup di accelerare il percorso di sviluppo industriale, avviando il processo di internazionalizzazione.

Yolo è un broker di nuova generazione che grazie alla propria tecnologia basata su intelligenza artificiale, IoT e chatbot fornisce agli utenti un’esperienza digitale completa e nuove polizze on-demand e pay-per-use nei settori beni, persone, salute e viaggi con il suo marchio, ma gestite da altri. Di fatto, Yolo è come un supermercato con i prodotti a marchio privato: li vende con la sua etichetta, ma dietro le quinte ci sono società di assicurazioni più strutturate. Ha partnership attive con diverse compagnie: Chubb, Axa, Reale Mutua, Europ assistance, Sara Assicurazioni, Helvetia.

Axieme

Immaginate un gruppo d’acquisto che condivida non una cassetta di frutta ma un’assicurazione: ecco Axieme, la prima social insurance d’Italia che permette a persone con un comune bisogno assicurativo e un medesimo profilo di rischio di creare un gruppo e ottenere così dei vantaggi economici sotto forma di “giveback”, ovvero rimborso, alla scadenza della polizza. Il confronto e la gestione delle polizze sulla piattaforma Axieme sono gratuiti, e per ora ci si rivolge a chi ha già o vorrebbe avere un’assicurazione per la casa, l’unico ambito coperto. Axieme ha anche siglato accordi con altre aziende e organizzazioni, individuando segmenti di mercato scoperti corrispondenti a nuovi bisogni: è stato il caso, ad esempio, dell’alleanza stretta con Tau Visual (assicurazione di fotografi freelance), per realizzare la prima assicurazione per la protezione della responsabilità civile professionale dei fotografi professionisti; e quella con Jobby, piattaforma per lavoratori della Gig economy.

Neosurance

L’idea è che “vincano” tutti: compagnie, community, clienti. Neosurance basa il suo business sulla propria tecnologia, completamente sviluppata in Italia, mettendo a disposizione delle assicurazioni una piattaforma di customer insight e profilazione che facilita la vendita di micro polizze tramite notifiche push sullo smartphone, nel momento e nel posto giusto. Analizzando e ampliando i dati di contesto, comportamentali ed emozionali dei clienti nel tempo, Neosurance riesce ad identificare il momento giusto e il bisogno potenziale specifico per il singolo cliente che può scegliere di attivare la polizza con qualche clic sullo schermo. Neosurance è stata fondata nel 2016 da Andrea Silvello e Dario Melpignano, e quell’anno ha portato a casa l’oro nella categoria IoT Newcomer all’ Insurance IoT Europe Awards di Londra per poi entrare in uno dei più importanti acceleratori per startup al mondo, PlugandPlay.

Air

Quello che propone Air, startup fondata da Igor Valandro, è di fatto una smart driving app creata per fornire una serie di servizi di interesse per il proprietario del veicolo (segnalazioni antifurto, car finder, report giornalieri sulla guida e sullo stato dell’auto, assistenza in caso di emergenza e altro ancora) in un più ampio progetto che prevede l’offerta di servizi a valore aggiunto per i vari operatori automotive (assicurazioni, costruttori, concessionarie, officine, gestori di flotte) basati sull’elevata capacità di analisi dei dati raccolti. L’app infatti sfrutta la tecnologia cloud per l’auto connessa che raccoglie informazioni da diversi touchpoint e permette di offrire servizi premium altamente personalizzati agli utenti. La startup nel 2018 ha ricevuto 1,75 milioni di euro di fondi europei del bando Horizon 2020 dedicato alle Pmi.

Insoore

L’insurtech crea anche nuove figure professionali. È il caso, ad esempio, degli Insoorer, la community di esperti della piattaforma Insoore, nata dall’intuizione del ceo Enrico Scianaro. Si tratta di una piattaforma tecnologica che aiuta le compagnie assicurative e le aziende di fleet management a ottimizzare il processo di gestione dei sinistri, attraverso ispezioni video-fotografiche e stime dei danni effettuate da una comunità di migliaia di esperti (gli Insoorer, appunto) in tempo reale e su richiesta. L’aspirante Insoorer frequenta un corso dedicato e professionalizzante, quindi uno di test, per poi essere sottoposto a una selezione finale.

Ma come funziona Insoore? La piattaforma riceve una richiesta di rilevazione fotografica. L’Insoorer più vicino al luogo della richiesta la prende in carico tramite app ed effettua le foto. A questo punto, la documentazione viene inviata in tempo reale tramite app al team centrale per il controllo qualità. Se la documentazione realizzata è conforme ai criteri preventivamente stabiliti, la compagnia assicurativa o l’azienda di fleet management accetta la rilevazione e Insoore trasferisce la ricompensa sul profilo dell’utente.

Lo scorso aprile la startup Whoosnap (che ha sviluppato la piattaforma Insoore) del portfolio LVenture Group ha chiuso un nuovo round di investimento grazie a Proximity Capital e Luiss Alumni 4 Growth, e con l’aumento di capitale da un milione di euro la società punta a crescere e internazionalizzarsi.

Garanteasy

Mai più scontrini persi e quindi garanzie svanite nel nulla: la app Garanteasy permette di archiviare tutti gli scontrini e di conservarne le fotografie in un archivio dedicato oppure l’azione può essere svolta automaticamente dagli altri attori dell’ecosistema: retailers, e-commerce, produttori.

In Europa, in particolare, la garanzia è un obbligo di legge in capo ai venditori e riguarda qualsiasi bene di consumo che non sia alimentare o deperibile; quindi riguarda anche vestiti, scarpe, accessori e deve durare almeno 2 anni. Ceo e co-founder di Garanteasy è Carmela Magno. La startup è stata tra le 4 finaliste 2019 del premio finale di Officina Mps, il progetto sviluppato in collaborazione con Accenture e giunto alla sua seconda edizione che si prefigge l’obiettivo di scoprire e valorizzare idee innovative al fine di migliorare servizi e processi aziendali.

Claider

La denuncia di un danno perfetta, in pochi clic: ecco cosa promette Claider. Invece di compilare documenti, telefonare per richiedere assistenza, inviare mail e recuperare carte, basta scaricare l’app sullo smartphone e seguire tutte le istruzioni dall’inizio alla fine della denuncia. Prima bisogna aver inserito i propri dati anagrafici e aver creato un profilo con le proprie polizze assicurative. Se poi anche il proprio assicuratore ha Claider, le procedure diventano ancora più snelle e veloci. Claider non è quindi una compagnia assicurativa, ma un ponte tecnologico tra assicurati ed assicuratori che consente di superare e risolvere facilmente la denuncia di un sinistro. La piattaforma, presieduta da Francesco Bertani, è stata sviluppata da Flowsoft, un soggetto indipendente che grazie alla partnership con Dei Ex Machina ha attinto a piene mani all’esperienza ultradecennale di un’azienda operante nel Risk Management e Loss Adjusting. DEM nella sua storia ha assistito oltre 250.000 persone, enti pubblici ed aziende, supportandoli in incendi, furti, allagamenti, incidenti stradali e danni da responsabilità civile.

Prima.it

Nel 2018 è stato il deal dell’anno raccogliendo un investimento da 100 milioni di euro da Goldman Sachs Private Capital Investing e Blackstone Group Tactical Opportunities. Stiamo parlando di Prima Assicurazioni, che offre una copertura su misura, con protezione completa e facilità di gestione per auto, moto e furgoni. È di fatto l’agenzia assicurativa online di Great Lakes e La Parisienne. Dal sito Prima.it ogni assicurato può consultare i documenti personali, modificare i propri dati e gestire ogni altro aspetto della propria polizza da casa. Punto di forza sono le tariffe di Prima, tra le più competitive del mercato. Per l’auto, è proposta anche l’assicurazione a pagamento mensile senza finanziamento: si paga in 12 rate con carta di credito o PayPal ed è possibile sospenderla gratis, per uno o più mesi.

Scopri di più qui: Fintech in Italia, le startup più interessanti nel 2019

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