Contratto estimatorio o di conto vendita: cos’è e come funziona

Federico Migliorini

28 Dicembre 2014 - 14:00

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Tutti i vantaggi, gli adempimenti e i passaggi del contratto estimatorio. Cosa fare al momento della vendita, della fattura e della merce invenduta. Ecco perché conviene.

Contratto estimatorio o di conto vendita: cos’è e come funziona

Il contratto estimatorio è un tipo di contratto commerciale attraverso il quale un primo soggetto consegna una serie di beni stimati ad un certo prezzo, ad un secondo soggetto che li riceve e li obbliga a pagarne un prezzo, con la facoltà di poterli restituire entro un termine stabilito. Gli elementi fondamentali del contratto estimatorio sono:

  • la consegna dei beni;
  • la rendicontazione del venduto;
  • la restituzione dei beni invenduti.

In pratica, con questo tipo di contratto un soggetto produttore consegna al suo cliente una fornitura di beni mobili, che il cliente pagherà soltanto quando l’avrà venduta, altrimenti potrà restituire la merce.
Tra i settori economici nei quali si fa maggior utilizzo del contratto di conto vendita vi è il settore dell’abbigliamento (si pensi agli outlet), alimentare e dell’editoria.

I vantaggi
Aspetto fondamentale che caratterizza il contratto di estimatorio è che con esso non si trasferisce la proprietà della merce, ma soltanto la sua disponibilità. Questo significa che il soggetto che prende la disponibilità dei beni non è chiamato a rispondere dell’eventuale invenduto, e i tempi di pagamento sono di solito più lunghi rispetto a quelli ordinari.

Adempimenti operativi: come funziona?
Per l’effettuazione di un contratto estimatorio non è richiesta la forma scritta, tuttavia stipulare tale contratto per iscritto può essere utile per evitare la presunzione di vendita delle merci da parte del fornitore e la presunzione di acquisto da parte del cliente.

Al momento della consegna delle merci deve essere emesso il Documento di trasporto (Ddt) con riportato che si tratta di beni relativi ad un contratto estimatorio. La data sul documento riveste un’importanza fondamentale per determinare il riferimento temporale di un anno a decorrere del quale, se le merci non sono state restituite, l’operazione si considera comunque effettuata. Questo significa che dopo 365 giorni dalla consegna delle merce, la proprietà passa comunque dal fornitore al cliente.

La vendita
Al momento della vendita delle merci, il soggetto che le aveva in deposito emette fattura, ricevuta o scontrino fiscale, come previsto dalla normativa in materia di Iva. Successivamente egli è chiamato a comunicare, per iscritto al fornitore le merci vendute. Sulla base di del prospetto riepilogativo del venduto il fornitore emette fattura al cliente, entro la fine del mese successivo a quello nel quale è avvenuta la vendita delle merci da parte del soggetto che le deteneva in deposito.

La merce invenduta
Tuttavia, può anche accadere che il soggetto depositario delle merci non riesca a venderle nel lasso di tempo stabilito dalle parti nel contratto estimatorio. In questo caso egli è chiamato a restituire la merce invenduta, senza alcun onere aggiuntivo.

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