Ferie e permessi non goduti: meglio usarli o monetizzarli? Ecco tutto ciò che dovete sapere

Marta Panicucci

11 Giugno 2014 - 11:14

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E’ importante conoscere le disposizioni circa tempi e modalità di godimento o possibilità di monetizzare ferie e permessi non goduti per non veder svanire i propri diritti. Ecco la guida

Ferie e permessi non goduti: meglio usarli o monetizzarli? Ecco tutto ciò che dovete sapere

Un dilemma assilla i lavoratori: i giorni di permesso e ferie non goduti è meglio utilizzarli o farseli pagare? Tra il partito di coloro che preferiscono sfruttarli subito e di quelli che tendono ad accumularli è importante però fare delle precisazioni utili a non perdere il proprio diritto a giorni di ferie e permesso. La legge infatti dà delle precise indicazioni circa le modalità e i tempi per sfruttare ferie e permessi. Ecco alcune indicazioni importanti.

Ferie non godute
E’ il decreto legislativo Decreto Legislativo 66/2003 che disciplina alcune aspetti dell’orario di lavoro comprese le modalità per godere delle ferie. Di questo decreto è fondamentale conoscere l’articolo 10 che recita: «il prestatore di lavoro ha diritto a un periodo annuale di ferie retribuite non inferiore a quattro settimane. I contratti collettivi di lavoro possono stabilire condizioni di miglior favore. Il predetto periodo minimo di quattro settimane non puo’ essere sostituito dalla relativa indennita’ per ferie non godute, salvo il caso di risoluzione del rapporto di lavoro.»

La legge quindi prevede per il lavoratore almeno 4 settimane di ferie all’anno: due di queste devono essere godute nell’anno di maturazione, mentre le rimanenti due devono essere sfruttate entro i 18 mesi successivi al termine dell’anno di maturazione. Superati i 18 mesi le ferie scadono e non possono essere più utilizzate né pagate. Ma anche entro tale limite il lavoratore non sempre può pretendere il pagamento delle ferie non godute: questo può avvenire soltanto in caso di risoluzione del contratto di lavoro, ovvero in caso di dimissioni, licenziamento o termine del contratto.

Permessi non goduti
Disposizioni diverse invece valgono per i permessi non goduti. In questo caso infatti, l’azienda ha l’obbligo di pagare i permessi non goduti entro il 30 giugno dell’anno successivo alla scadenza, che coincide con la fine dell’anno in cui i permessi sono stati maturati.

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