I grillini hanno deciso. Il candidato del Movimento 5 Stelle alla Presidenza della Repubblica è Milena Gabanelli, giornalista e volto di Report, trasmissione di Rai Tre amatissima dal grande pubblico.
Entusiastici i commenti di Beppe Grillo:
"E’ un segnale fortissimo: di cambiare immediatamente le cose. Noi andremo avanti come treni ci stanno massacrando in tutti i modi. La stampa e i partiti ci vogliono far sembrare come gli altri: i grillini non fanno nulla, Grillo e Casaleggio dettato le teorie... Ma non ce la faranno a impastarci come loro"
Poi una battuta:
“Te la immagini la Gabanelli che va da Obama? Poi fa un’inchiesta…”
Nessuna notizia sul numero di preferenze ottenute, per il momento si conosce solo la classifica: al secondo posto c’è Gino Strada, seguito da, nell’ordine, Stefano Rodotà, Zagrebelsky, Imposimato, Bonino, Gian Carlo Caselli. Mentre alle ultime due posizioni si trovano Prodi e Dario Fo.
La risposta della giornalista
"Quando pensano che tu sia all’altezza di un compito così grande si può solo essere onorati, perché è altamente gratificante".
Milena Gabanelli afferma di sentirsi "assolutamente commossa e anche sopravvalutata". Poi però aggiunge "In merito alla candidatura quando i proponenti mi chiederanno però risponderò".
Le Reazioni
Paolo Becchi, ideologo del M5S, commenta soddisfatto:
“Ho pregato più di Santa Teresa d’Avila. Ha vinto il cuore e non la testa ma è un cuore grande quello del Movimento 5 Stelle”.
Dello stesso avviso Roberto Fico, deputato grillino:
“Le nostre scelte sono state fatte nel segno della trasparenza, fuori da logiche di inciucio. E abbiamo finito per premiare la competenza, le capacità, la qualità”.
"Non potevamo attenderci di meglio noi che ci battiamo da 3 anni per abbassare l’uso del contante. Gabanelli è una eccezionale rappresentante di un’Italia onesta e con la schiena dritta. La sua posizione, inoltre, sul contante e sulla necessità di abolirlo per far fronte alla corruzione, all’evasione e ai costi esorbitanti che richiede la sua gestione, è quella che comunichiamo ogni giorno sia sul blog waroncash. org che una volta l’anno attraverso la manifestazione No Cash Day"
,
dice Geronimo Emili, fondatore No Cash Day.
Entusiasti anche i colleghi giornalisti. E se La Repubblica parla di “nome bello e simbolico”, il Fatto Quotidiano fa addirittura un paragone Barack Obama:
"Milena Presidente sarebbe il tuffo obamiano che l’Italia potrebbe osare per uscire dal tunnel. Basterebbe che Pd e Sel lo capissero e giovedì saremmo un altro Paese e forse ci proietteremmo in un altro mondo. “Aveva ragione Grillo “l’onestà andrà di moda”, ed ha mantenuto la promessa, perché queste Quirinarie con questo esito, scaraventano nella realtà italiana non il sogno, ma la semplice soluzione a portata di mano. La donna che non si è mai fermata di fronte ai potenti, che non è mai stata esitante dinanzi a mafia, camorra, malaffare multinazionale, corruzione, caste; il profilo che più di tutti corrisponde alle vere esigenze dei cittadini italiani stremati e stanchi.”
Non è d’accordo con la scelta Enrico Mentana, che afferma:
"Milena Gabanelli candidata al Quirinale è una bella scelta. Più che alla presidenza della repubblica però la vedrei bene a quella della Rai".
Secca invece la reazione del PDL, per bocca di Daniele Capezzone:
"con la candidatura grillina di Milena Gabanelli al Quirinale, la Repubblica italiana avrebbe bisogno di un nuovo simbolo: le manette. Ma non abbiamo bisogno di un’Italia fondata sul giustizialismo."
Sarà Presidente?
Adesso si aspetta solamente la risposta della giornalista di Report. Sono in molti a ritenere oggi, nonostante i risultati delle Quirinarie, alquanto improbabile la sua salita al Colle. Sia perché si pensa che la Gabanelli non accetterà un tale compito, sia perché gli altri partiti difficilmente avalleranno questa scelta.
Più probabile invece la figura di Stefano Rodotà, arrivato terzo nella classifica dei grillini che, nonostante le resistenze del PD, sembra riscontrare maggiori preferenze da una parte e dall’altra.
Insomma, a due giorni dall’inizio delle votazioni, il quadro appare ancora del tutto incerto. Staremo a vedere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA