Le 10 migliori scoperte scientifiche del 2016 secondo Science

Federica Ponza

23 Dicembre 2016 - 19:01

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Le 10 migliori scoperte scientifiche nel 2016 secondo la rivista Science? Ecco gli importanti sviluppi effettuati nella ricerca scientifica nell’anno che sta per finire.

Le 10 migliori scoperte scientifiche del 2016 secondo Science

Le maggiori scoperte scientifiche nel 2016 - Mancano poche settimane alla fine dell’anno ed è inevitabile che alla fine dell’anno si facciano bilanci e si tirino le somme.

Come ogni anno, anche Science - la rivista dell’American Association for the Advancement of Science - tira le sue personali somme sull’anno appena trascorso, redigendo una lista di quelle che sono le scoperte più importanti del 2016.

Nella sua Breakthrough of the Year, infatti, Science raccoglie ogni anno i più importanti sviluppi effettuati nella ricerca scientifica, facendo un riassunto di cosa comportino queste scoperte e del perché siano così importanti.

Una specie di top ten della ricerca scientifica che aiuta a mettere a fuoco quali sono le scoperte da tenere d’occhio e quale sia lo stato della scienza ad oggi.

Vi proponiamo, dunque, le dieci scoperte scientifiche più importanti del 2016 secondo la rivista Science.

1) La scoperta delle onde gravitazionali
Come era prevedibile, la scoperta in assoluto più importante del 2016 è quella delle onde gravitazionali, che hanno permesso di dimostrare la validità delle teorie di Albert Einstein, visto che conferma una previsione fatta dal fisico più o meno un secolo fa.

Dopo anni di ricerche, infatti, per la prima volta i fisici dell’esperimento Ligo (Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory, nome dello strumento utilizzato per condurre l’esperimento) sono riusciti ad intercettare le onde derivanti dalla fusione di due buchi neri, avvenuta circa 1,3 miliardi di anni fa.

La scoperta è stata considerata la più importante dell’anno, ma qualcuno ha detto che probabilmente è la più importante del secolo perché apre nuove frontiere alla comprensione e allo studio dell’Universo.

2) La scoperta di Proxima B
Come sappiamo la scienza si è sempre adoperata per scoprire pianeti che presentino caratteristiche simili al nostro e, in generale, scoprire nuovi pianeti al di fuori del nostro Sistema Solare e con una struttura simile a quella della Terra non è una cosa infrequente.

Nel 2016, però, è stato scoperto un esopianeta roccioso, che potrebbe contenere acqua e che si trova molto vicino a noi.
Il suo nome è Proxima B ed orbita vicino a Proxima Centauri,una nana rossa che è la stella più vicina alla Terra dopo il Sole, ed ha una massa di 1,3 volte superiore a quella della Terra. Il pianeta si troverebbe a “solo” 4,25 anni luce dalla Terra.

3) L’intelligenza artificiale che batte l’uomo (di nuovo)
Circa vent’anni fa il computer Deep Blue batteva a scacchi il campione Garri Kasparov, quest’anno un altro computer dal nome Alpha Go ha battuto Lee Sedol, il campione mondiale di Go.

Go è un gioco molto complesso perché prevede un’alta combinazione di mosse che rende impossibile giocare sulla base del puro calcola.
Il computer, invece, è stato in grado di vincere perché ha utilizzato un algoritmo che gli ha permesso di imparare le strategie migliori analizzando le partite già giocate.

4) Il ringiovanimento delle cellule
La scoperta di cui si parla in questo caso riguarda la biologia e consiste nel fatto che gli scienziati hanno scoperto che le cellule possono ringiovanire.

Un team di scienziati, infatti, è riuscito ad eliminare da alcuni topi le cellule senescenti, ovvero quelle vecchie che non riescono più a dividersi e dunque a riprodursi.

In questo modo è stato possibile far ringiovanire gli animali, facendoli vivere più a lungo e migliorando il funzionamento del cuore e dei reni.

Inoltre è stato possibile ridurre la aterosclerosi, una malattia che si presenta con l’età e comporta l’infiammazione cronica della parte interna delle arterie.
Nonostante queste scoperte, non si è potuto invece agire sulla perdita di memoria tipica della senilità.

5) La creazione di proteine artificiali
Anche l’ambito della progettazione macromolecolare quest’anno ha visto grandi progressi con la creazione in laboratorio di nuove proteine non esistenti in natura.

Grazie all’aiuto del computer è stato possibile prevedere la forma tridimensionale che queste molecole avrebbero dovuto avere. In generale, queste proteine potrebbero essere utilizzate nei modi più svariati, dalla medicina alla lotta all’inquinamento ambientale (per esempio alcune di esse potrebbero essere in grado di rimuovere le molecole di anidride carbonica in eccesso dall’aria).

6) La creazione di ovociti in laboratorio
In ambito biologico, una delle scoperte più importanti nel 2016 è quella che ha visto degli scienziati giapponesi riprodurre un ovocita in provetta a partire da cellule staminali embrionali.

Questi ovociti, poi, sono stati fecondati attraverso gli spermatozoi ed impiantati in madri surrogate. Circa il 3% delle gravidanze ha dato vita a cuccioli di topo sani.
Questa scoperta apre nuove scenari nell’ambito del trattamento dei problemi di infertilità.

7) “La scimmia pensa, la scimmia fa”
Questa scoperta riguarda l’ambito animale e in particolare alcuni tipi di scimmie (oranghi, scimpanzé e bonobo).

Alcuni scienziati, infatti, hanno condotto un test psicologico su questi animali e sembrerebbe che essi siano in grado di prevedere e comprendere le azioni degli altri. L’esperimento ha subito delle contestazioni.

8) L’Homo Sapiens e i suoi spostamenti
La scoperta collocata all’ottavo posto della classifica di Science è relativa al come è avvenuta la colonizzazione del mondo ad opera della razza umana.

Attraverso accurate analisi genetiche, infatti, si è scoperto che tutta la popolazione mondiale deriva da una singola ondata migratoria avvenuta più di cinquantamila anni fa.
Per esempio si è scoperto che tutta l’Australia è stata popolata con un’unica ondata migratoria, come pure tutti gli individui non africani che popolano il nostro pianeta.
Si sarebbe trovata traccia di un’altra possibile migrazione avvenuta forse centomila anni fa, che però sarebbe andata quasi del tutto cancellata.

9) Nanopore sequencing
La scoperta che occupa il nono posto della classifica arriva anch’essa dal mondo della tecnologia, che però si mette al servizio della genetica.
Il nanopore sequencing è una tecnologia che serve a leggere e mappare la sequenza completa del DNA.

Le lettere che compongono la sequenza del DNA possono essere lette, infatti, grazie al cambiamento di corrente che si verifica con il passaggio dell’acido nucleico all’interno di un piccolissimo foro.

Gli studi su questa tecnologia proseguono da molti anni, ma solo nel 2016 una società del Regno Unito - la Oxford Nanopore Technologies - ha commercializzato questa scoperta che è più economica e veloce delle tecnologie precedenti e può fornire un grande aiuto per ambiti quali la diagnostica e la biosorveglianza.

10) Le metalenti
Al decimo posto delle scoperte più importanti del 2016 troviamo le metalenti, una scoperta che rientra più nel campo della tecnologia che della scienza.
La scoperta arriva dall’Università di Harvard e risale all’estate di quest’anno.

Le metalenti sono delle lenti ultrasottili che grazie alle nanotecnologie riescono a gestire meglio la luce. Realizzate utilizzando i metamateriali, prometto di rimpiazzare le lenti di ogni tipo di dispositivo, dagli schermi dei cellulari agli obiettivi delle fotocamere fino alle lenti dei microscopi.

Queste lenti, infatti, sono state realizzate con le stesse tecniche che si usano per creare i microchip e riescono a focalizzare la luce nello spettro del visibile, producendo ingrandimenti fino a 170 volte.

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