Lavoro, sciopero contro la vendita di Ansaldo a Genova

Matteo Melani

23 Luglio 2013 - 12:53

Lavoro, sciopero contro la vendita di Ansaldo a Genova

Sciopero di due ore per i lavoratori dell’Ansaldo genovese. Dopo le voci di vendita di Ansaldo Energia e Sts, le sigle sindacali promuovono un stop di due ore.

Siamo stanchi di essere presi in giro”, scrivono Fim-Fiom-Uilm Genova in un comunicato. “Non esistono fondi Italiani privati-si legge- interessati ad Ansaldo Energia o a STS, mentre non si è fatto nulla per interessare realmente i fondi pubblici, come la Cassa Depositi e Prestiti”. Nei giorni scorsi l’ad di Finmeccanica, Alessandro Pansa aveva annunciato che nel biennio 2013-2014 verranno assunti 1500 giovani sotto i trent’anni. Ciò nonostante i sindacati continuano a nutrire perplessità per li futuro. Un’altra preoccupazione è l’ingresso di investitori stranieri nelle due aziende. “Se di partner industriali hanno bisogno queste società-dicono Fim, Fiom e Uilm - si presenti un vero Piano Industriale e ci si confronti con trasparenza alla luce del sole”. Per i sindacati “ci devono essere le caratteristiche di una governance italiana aperta a partnership industriali”. “Non va perseguito-continuano- un deconsolidamento delle Società, con presenza minoritaria di Finmeccanica, in modo da evitare la cessione della maggioranza del capitale sociale”.

Di vendita di quote Eni, Enel e Finmeccanica aveva parlato la scorsa settimana il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni. “Queste società-aveva detto- sono profittevoli e danno dividendi al Tesoro, quindi dobbiamo considerare anche la possibilità di utilizzarle come collaterale per la riduzione del debito pubblico”. Di poco dopo la correzione del ministro. Intanto lo sciopero di oggi dura dalle nove alle undici di questa mattina. Per i promotori sindacali, “il Governo non può essere né neutrale né spettatore ma deve dare un indirizzo di politica industriale che salvaguardi queste specificità italiane in settori strategici”. “Lasciare solo al gruppo dirigente di Finmeccanica queste scelte-concludono i sindacati- dimostra da parte della politica una miopia industriale, che coprirebbe gli errori perseguiti ormai da tempo da parte di questa Holding”.

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