Lavoro: niente tasse per chi assume giovani. La proposta di Berlusconi

Erika Di Dio

10 Gennaio 2013 - 13:42

Lavoro: niente tasse per chi assume giovani. La proposta di Berlusconi

Ospite a "Porta a porta", l’ex premier Silvio Berlusconi, propone un metodo per combattere la dilagante disoccupazione, soprattutto quella giovanile: quella di non far pagare le tasse "a chi assume giovani lavoratori a tempo indeterminato, per 3,4, 5 anni, come se nuovi posti di lavoro venissero creati in nero”.

Dati impressionanti: una tragedia

"Si può fare qualcosa di eccezionale; in Italia ci sono circa quattro milioni di imprese e si può proporre immediatamente di fare in modo che se si assume anche solo una persona a tempo indeterminato per 3-4-5 anni non si pagano i contributi né le tasse: è come se fosse un’assunzione in nero" dice l’ex premier, "L’idea nasce da un dato di fatto: i disoccupati sono arrivati alla cifra di quasi 3 milioni. Dato impressionante: 37 giovani su 100 non trovano lavoro; una tragedia vera e propria e dai numeri si vede come le politiche del governo Monti hanno fortemente peggiorato la situazione". Ha poi concluso, " La riforma Fornero ha reso più difficili le assunzioni dei lavoratori. Insomma, meno tasse su imprese e famiglie significa più soldi per le casse dello Stato e più opportunità per i giovani e le aziende".

Parlando di Monti e dei diritti delle aziende, Berlusconi dichiara, "Monti ha applicato un’austerità che può portare al fallimento dello Stato. C’è un fenomeno molto grave e cioè il ritardo nei pagamenti delle imprese ai fornitori. È colpa dello Stato che in alcuni settori come la Sanità paga con ritardi enormi. Chi paga più in fretta è la Lombardia che paga le imprese a un anno" e consiglia di "togliere tutte le autorizzazioni necessarie per aprire negozi o imprese o avviare cantieri e trasformarli in controlli successivi".

Le altre proposte

Durante l’intervista di ieri, inoltre, Berlusconi si è soffermato su altri punti chiave, tra cui:

  • le pensioni, sulle quale dice, "Non sarà facile intervenire" e citando Einaudi, "Come lui penso che lo Stato spenda meno bene i soldi rispetto ai cittadini e, quindi, bisogna che i soldi rimangano nelle tasche dei cittadini";
  • il fisco, vantandosi di essere stato "il premier che ha combattuto di più l’evasione facendo passare da 7 a 11,7 miliardi le risorse recuperate dall’evasione";
  • le tasse, affermando, "Aboliremo l’Imu sulla prima casa".

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