La view di Morgan Stanley sui bancari: ecco le tre R del 2017

Riccardo Magalotti

6 Dicembre 2016 - 17:52

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Morgan Stanley ha pubblicato oggi un report predittivo sulle banche: reflazione, ristrutturazione e regolamentazione saranno le parole chiave per il 2017.

La view di Morgan Stanley sui bancari: ecco le tre R del 2017

Secondo gli analisti di Morgan Stanley il 2017 sarà scandito da tre parole chiave in ambito bancario, secondo la banca d’affari sentiremo molto parlare di reflazione, ristrutturazione e regolamentazione. Le previsioni riguardano una flessione della crescita degli utili a causa dei net interest income ancora bassi, mentre invece si dovrebbe proseguire sulla strada dei tagli dei costi. Tale scenario sarà ovviamente contornato dalla messa a punto di Basilea III.

La pubblicazione del report avviene proprio in un momento di estrema crisi nel sistema bancario italiano. Nessuna delle nostre banche è infatti inserita nelle liste stilate da Morgan Stanley, né nella Most Preferred, né nella Least Preferred. L’unica a ricevere un rating positivo è Intesa Sanpaolo che pur non essendo all’altezza delle liste stilate dalla banca d’affari viene sovrapesata con un innalzamento del target price.

Le tre R di Morgan Stanley

In un contesto surreale in cui i titoli bancari continuano a salire nonostante il rischio politico ed economico che incombe sul vecchio continente, Morgan Stanley pubblica il suo report predittivo per il 2017.

Secondo gli analisti della banca d’investimento le parole chiave per il nuovo anno saranno tre.

È la reflazione la prima parola citata nel report. Con questo termine viene indicata solitamente la prima fase di ripresa dopo una recessione, cioè gli albori di un moderato ritorno all’inflazione. Le prospettive riguardo i margini nel breve termine restano comunque dubbie, ma la fiducia degli analisti di Morgan Stanley sul fatto che il trend del net interest income continuerà a precipitare nel primo semestre del 2017 è leggermente cresciuta. È infatti grazie alla fiducia accordata al settore che gli esperti hanno rivisto al rialzo le loro stime sul margine di interesse. Secondo gli analisti gli utili della banche europee dovrebbero crescere del 6% circa nel 2016 e dell’8% nel 2017.

Le migliori promesse in termini di reflazione sono le spagnole CaixaBank e Bankia, inserite nella lista delle Most Preferred insieme a BNP Paribas, Danske, Lloyds, Kbc e Ubs.

Altro tassello importante del 2017 secondo Morgan Stanley sarà la ristrutturazione. Tutte le banche europee hanno elaborato o stanno elaborando un piano di taglio dei costi sul medio lungo termine. L’esecuzione di questi piani di business sarà ovviamente la chiave per il futuro, finchè le banche continueranno sulla strada della ristrutturazione e della riduzione del rischio il loro appeal dovrebbe continuare ad aumentare.

Sotto questa chiave di lettura dovrebbe essere UBS a stupire il mercato, di conseguenza il rating viene aumentato dagli analisti a overweight con conseguente aumento del target price a 20 franchi.

L’ultima parola chiave del 2017 sarà la regolamentazione. In attesa della definizione del piano per Basilea III gli analisti hanno discusso sul perché le attuali proposte potrebbero essere ammorbidite. Dalla modifica del piano ne potrebbero giovare le banche che fin ora hanno dimostrato un ritorno in eccesso come Lloyds e Kbc oppure quelle che scambiano con elevati rendimenti dei dividendi o sconti sul capitale come BNP Paribas, Deutsche Bank e Societe Generale.

In questo caso l’upgrade sul rating è arrivato solo per Societe Generale con target price rivisto a 49,20 euro.

Quale sarà il futuro delle banche italiane?

Nessuna delle banche italiane rientra nelle liste delle preferite degli analisti di Morgan Stanley. A pesare in questo caso è la situazione precaria che circonda il nostro sistema bancario e la mancanza di chiarezza sul futuro.

È proprio per questo motivo che sono stati rivisti al ribasso quasi tutti i target price con i rating che restano ancorati a equal-weight per la maggior parte degli istituti. L’unica a ricevere un rating positivo è stata invece Intesa Sanpaolo, che pur non rientrando in nessuna delle liste stilate da Morgan Stanley riceve un upgrade sul target che passa a 2,9 euro.

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