Il Governo intente effettuare una vera propria riforma della tassazione immobiliare abolendo la Tasi sulla prima casa, l’Imu sui terreni agricoli e accorpando Imu e Tasi per tutte le altre abitazioni.
Dopo l’annunciata eliminazione della Tasi sulla prima casa, il Governo ha allo studio, una vera e propria riforma della tassazione immobiliare, riguardante l’Imu e Tasi. Nella prossima Legge di Stabilità è allo studio, oltre alla riso-luzione del problema dell’Imu sugli “imbullonati”, l’unificazione dell’Imu e della Tasi per tutti gli immobili diversi dall’abitazione principale.
La riforma della tassazione immobiliare
La riforma della tassazione immobiliare appare come uno dei punti di forza su cui il Governo sta costruendo la prossima Legge di Stabilità, che sarà approvata in autunno. A sostenerlo lo stesso premier, quando lo scorso 3 set-tembre ha dichiarato che “il 16 dicembre sarà il funerale delle tasse sulla casa”. Il programma del Governo sulla tassazione immobiliare è suddiviso in tre punti:
- Abolizione della tassazione sull’abitazione principale;
- Abolizione dell’Imu sui terreni agricoli;
- Abolizione dell’Imu sui macchinari c.d. “imbullonati”.
L’obiettivo è quello di arrivare ad una riduzione della pressione fiscale su tutto il comparto immobiliare di almeno 5 miliardi di euro. Il problema, tuttavia, è quello di riuscire a garantire comunque la copertura della finanza necessa-ria agli enti locali, che avrebbero dovuto incassare questo gettito, essenziale per fornire i servizi pubblici in ambito locale. Su questo fronte le stime positive derivanti dalla c.d. “voluntary disclosure”, permetteranno di affrontare il tema con maggiore tranquillità, in quanto almeno tre o quattro miliardi di euro verranno proprio dal gettito derivan-te dai soggetti che dichiareranno patrimoni esteri finora sconosciuti al fisco italiano.
L’abolizione della tassazione sulla prima casa
Per quanto riguarda la prima casa l’abolizione dovrebbe riguardare indistintamente sia Imu che Tasi, coprendo, quindi la generalità degli immobili, dotati dei requisiti per essere definiti “abitazione principale”, senza discrimine eccezioni di sorta, includendo nell’esenzione anche tutti gli immobili di lusso (cat. A/1, A/8, A/9), a prescindere dalla loro rendita catastale.
Unificazione di Imu e Tasi
La vera modifica alla tassazione immobiliare che il Governo sta valutando se adottare o meno è quella che riguarda l’unificazione tra Imu e Tasi per tutti gli immobili diversi dall’abitazione principale. L’unificazione, tuttavia, avverrà a parità di gettito, ovvero prevedendo l’applicazione di un’aliquota unica pari alla sommatoria delle due aliquote at-tuali. In pratica, adesso la sommatoria delle aliquote tra Imu e Tasi non può superare il 10,6 per cento, soglia che dovrebbe restare invariata. In questo modo non vi sarebbe maggior gettito da dover garantire ai Comuni, ma allo Stesso modo non vi sarà alcun risparmio per i contribuenti, ma soltanto una maggiore semplicità di calcolo.
Cancellazione dell’Imu sui terreni agricoli
Il Governo ha già annunciato anche la volontà di arrivare alla totale abolizione dell’Imu su tutti i terreni agricoli, compresi quelli che risultavano soggetti a tassazione, già prima delle misure attuative del D.L. n. 66/2014”.
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