Da una ricerca australiana arriva il tessuto antibatterico in grado di uccidere alcuni batteri pericolosi per la nostra salute
La creazione di questo tessuto utile per la nostra salute arriva dall’Università di Melbourne, in collaborazione con il Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation.
I ricercatori australiani – che lavorano ormai da un anno su questo progetto - hanno pensato a come poter distruggere alcuni ceppi batterici, causa di gravi infezioni, – molti dei quali sono, purtroppo, diventati ultra resistenti agli antibiotici – in modo veloce e non dannoso per la nostra salute.
I ricercatori hanno così creato il tessuto antibatterico capace di uccidere i batteri nocivi, in particolare due ceppi considerati mortali: Escherichia coli e Stafilococco aureo in soli dieci minuti!!!!!!
L’idea è quella di sfruttare le proprietà antibatteriche dell’argento, ma in maniera inusuale rispetto alle modalità consuete, come ad esempio l’uso orale, che potrebbe rivelarsi – in certi casi – tossica.
Quindi la soluzione ideale sembrerebbe proprio quella di unire le caratteristiche dell’argento con il tessuto.
Come ci spiega Vipul Bansal, professore associato presso la Scuola di Scienze Applicate della RMIT University:
“E’ noto negli ultimi 100 anni che l’argento è antibatterico. Il metallo d’argento, quando entra in contatto con i fluidi corporei, rilascia ioni di argento e questi ioni che sono in realtà tossici hanno proprietà antimicrobiche e antibatteriche.
Invece di usare ioni di metallo argento, abbiamo sviluppato un nuovo materiale chiamato TCNQ Silver che rilascia questi ioni d’argento molto lentamente, così l’effetto antibatterico è a lungo termine”.
Questo tipo di materiale, ci assicurano gli esperti, è idoneo per essere usato come rivestimento di un qualsiasi tessuto, - che verrebbe immerso in tale soluzione, donando al capo le proprietà antibatteriche necessarie - in più questo TCNQ Silver sembra essere resistente anche ai lavaggi!!!
Vipul Bansal prosegue:
“Abbiamo dimostrato che possiamo produrre fino a un metro di tessuto in un colpo solo, con questo semplice processo di immersione.
Abbiamo anche preso una delle nostri vecchie magliette già usate, immerse nella soluzione e l’intera T-shirt è diventata di questo materiale quindi è un processo piuttosto efficiente”.
Nonostante gli ottimi risultati ottenuti, - la ricerca per altro è stata pubblicata sulla rivista scientifica Advanced Functional Materials - per il momento la T-shirt non è ancora disponibile!!
Bisogna verificare, attraverso ulteriori test, che il materiale non abbia effetti nocivi sulle cellule umane.
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