La Germania offre lavoro agli italiani. Biglietto d’ingresso? Una laurea

Erika Di Dio

05/02/2013

La Germania offre lavoro agli italiani. Biglietto d’ingresso? Una laurea

Secondo quanto emerge da un rapporto dell’Ocse, la Germania assorbe ogni anno circa 25mila lavoratori extra-Ue (pari circa allo 0,02% della popolazione tedesca), da cinque a dieci volte in meno rispetto a quanto non avvenga in altri paesi industrializzati come ad esempio l’Australia, la Danimarca, il Canada e il Regno Unito: questi dati lo rendono uno dei paesi meno aperti ai lavoratori stranieri, tranne in un caso, ossia se si è in possesso di una laurea o si è altamente specializzati; in quel caso, infatti, la Germania vi aprirà immediatamente le sue porte.

Lavori più ricercati

La percentuale più alta di lavoratori qualificati provenienti dall’estero è quella relativa agli ingegneri; a seguire troviamo medici, informatici, esperti di cucina o di alta finanza. Il rapporto dell’Ocse mostra come nel 2011 la maggior parte degli immigrati extra-Ue che hanno trovato lavoro in Germania era di origine indiana e sottolinea come nel prossimo futuro, il governo di Berlino potrebbe trovarsi di fronte a serie difficoltà derivate da una carenza di manodopera nei settori meno qualificati.

A tal proposito, il vicesegretario generale Yves Leterme, sostiene, "La prosperità della Germania dipenderà molto da come riuscirà a restare competitiva, nonostante l’invecchiamento della popolazione. Sarà difficile convivere con la futura carenza di manodopera in mancanza di un’appropriata strategia sull’immigrazione".

Perché la Germania non assume dall’estero?

Nel grafico qui sotto, vediamo le ragioni principali della difficoltà di reclutamento di personale dall’estero per la Germania:

I motivi principali sono quindi:

  • Possibilità non presa in considerazione;
  • troppo complicato assumere dall’estero;
  • candidati con poca dimestichezza della lingua tedesca;
  • difficoltà di contattare i candidati all’estero;
  • mancanza di conoscenza dei passi da seguire;
  • mancanza di altre capacità, oltre alla lingua;
  • problemi con il riconoscimento di diplomi dall’estero;
  • mancanza di interesse da parte dei candidati;
  • troppi costi per il reclutamento dall’estero.

La nota dell’Ocse spiega l’importanza della laurea o di competenze molte specifiche, infatti si legge,

A differenza di altri paesi, la Germania non impone alcun limite annuo al numero di immigrati altamente qualificati. Il tempo impiegato per procedere con le applicazioni è breve e la procedura stessa è poco costosa. I candidati altamente qualificati vengono raramente respinti. Lo stesso accade per i laureati internazionali a livello universitario i quali hanno relativamente ampio accesso al mercato del lavoro tedesco, anche se bisognerebbe promuovere più attivamente questa strada.

Per quanto riguarda il nostro paese, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico mostra come sono stati circa 50mila gli italiani emigrati in un anno, ossia il 9% in più rispetto al 2010, mentre gli immigrati che sono arrivati in Italia sono stati solo 27mila. Il rapporto spiega che negli ultimi anni i movimenti maggiori sono quelli che si registrano proprio fra i laureati; questo indica che la mobilità internazionale sta diventando molto più competitiva.

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