L’OPEC prevede il prezzo greggio a quota $80 al barile in 5 anni, la produzione di negli USA scenderà ai minimi del 1989. Gli hedge fund tagliano le scommesse sul crollo dei prezzi.
L’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC) si aspetta che il prezzo del greggio arrivi a 80$ entro il 2020. La produzione di petrolio (WTI) degli Stati Uniti nel 2016 sarà ai minimi da 27 anni, situazione che ne rende prevedibile un aumento dei prezzi; l’Opec prevede pertanto che i prezzi del greggio salgano di circa 5 dollari l’anno fino al 2020.
La produzione da parte dei paesi non OPEC sarà 58,2 milioni di barili al giorno nel 2017, un milione minore di quanto precedentemente previsto, secondo un rapporto interno dell’organizzazione.
La produzione statunitense invece dovrebbe diminuire di 400.000 barili al giorno nel 2016; dopo un prolungato periodo di prezzi bassi i produttori saranno costretti infatti a diminuire le perforazioni.
Inoltre da martedì 15 i gestori di fondi Hedge hanno iniziato a chiudere le loro posizioni corte anche a causa dell’ aspettativa che la FED avrebbe lasciato i tassi invariati, poiché un dollaro debole inciderebbe al rialzo sui prezzi delle materie prime, il petrolio in primis.
Prezzo del petrolio: contratti long ai massimi di due mesi
Le posizioni a lungo dei fund manager sul petrolio sono aumentate di 14.821 contratti per un totale di 147.678 tra futures e opzioni nella settimana conclusa il 15 settembre, secondo i dati diffusi dalla Commodity Futures Trading Commission (CFTC). Si tratta di un incremento netto di 252 contratti (sono 14569 i contratti “corti” chiusi in settimana), il livello più alto registrato dallo scorso 7 luglio.
Secondo gli analisti il mercato non presenta un eccesso di offerta di greggio al momento e, nonostante la view dell’OPEC sia ritenuta ottimistica, la produzione di petrolio degli Stati Uniti è in calo e la domanda in questo momento è in aumento.
Petrolio: analisi tecnica del 22 Settembre
Il greggio viene attualmente negoziato a 46$ a barile, in calo del 1,55% rispetto alla chiusura di ieri a 46,72$. Dal punto di vista tecnico i supporti sono individuati a 45,62$ e successivamente a 44,60, minimo del 18 settembre.
Se dovesse continuare la fase rialzista, attenzione alla resistenza individuata a 47,50$. Superata questa soglia il prezzo del petrolio si avvicinerebbe alla resistenza posta a 50$.
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