il 79enne ex colonnello svizzero è stato ancora rieletto per la quinta volta con 133 voti alla presidenza della federazione del calcio mondiale che governa dal 1998. Le accuse di Putin.
Accordi economici e finanziamenti nonché consensi internazionali e legami non di poco anche con i mercati finanziari gestiscono il calcio mondiale. I soldi sono la chiave di tutto e Josef Blatter che è di nuovo alla presidenza della Fifa con 133 voti contro i 73 del principe Ali Bin al Hussein ha dichiarato:
Ho l’intenzione di allargare il comitato esecutivo ’’a 30 membri, per consentire a tutte le confederazioni di essere meglio rappresentate.
Come si vede è molto attento ai pesi delle rappresentanze dei vari paesi che compongono la Fifa. Appena rieletto si è lasciato alle spalle le tensioni con polemiche di fuoco per l’apertura di una procedura a quanto si appreso su l’assegnazione dei mondiali assegnati alla Russia nel 2018 e al Qatar nel 2222. Com’è noto sono finiti in manette 7 dirigenti e le indagini condotte dalla Fbi sono appena iniziate. La Fbi è il Federal Bureau of Investigation, in italiano Ufficio federale di investigazione. Si tratta di un ente investigativo di polizia federale ed è il principale braccio operativo del Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti (DOJ). Ha sotto la propria giurisdizione oltre duecento categorie di reati federali e ciò lo rende di fatto il maggiore ente di polizia giudiziaria del governo degli Stati Uniti.
La Fifa, Fédération Internationale de Football Association e in italiano Federazione internazionale di calcio è un’assemblea composta dai rappresentanti di ciascun membro associato, l’organo supremo è il Congresso che si riunisce con cadenza annuale ed era in corso quando sono avvenuti gli arresti che hanno provocato un terremoto e scosso non poco anche le autorità svizzere. Sarebbe una vera e propria ’mafia’, com’è stato descritto dal New York Times, e non solo. Immediatamente proprio il presidente della Fifa che è stato rieletto ha dichiarato:
L’azione dell’ufficio del procuratore generale è stata messa in moto quando abbiamo presentato un fascicolo alle autorità svizzere alla fine dello scorso anno. Tutti gli indagati sono stati immediatamente sospesi da ogni attività.
La dietrologia sarà chiara naturalmente con la celebrazione del processo e si conosceranno tutte le articolazioni tra economia e gestione del calcio. Ovviamente se in tutto sono 15 le persone messe sotto accusa da parte del Dipartimento alla giustizia americano con due vicepresidenti Fifa e alcuni manager televisivi non si può far finta di niente e dire che sono cronache giudiziarie e non interessano il calcio come sport e l’insieme i processi di economia reale e i giochi di finanza che non sono sottostanti ma ma obiettivamente esplicitamente intrecciati. Ne dovranno rispondere davanti alla Corte federale di Brooklyn, a New York.
Com’è noto l’accusa è di corruzione aggravata, frode, riciclaggio, associazione a delinquere e nell’insieme i capi di accusa sono 47.
Sono17 anni che Josef Blatter governa la Fifa. Dal 1998 è il manager internazionale assoluto del calcio e gestisce flussi di denaro a tutti i livelli con cifre iperboliche come i profitti dei 140 milioni di dollari provenienti dal solo mondiale brasiliano. Per lui hanno votato l’Africa, Sud America e quasi tutta l’Asia. I consensi e legami sono stati spesso acquisiti con accordi economici finanziati con la cassa della Fifa, cassa che ha fatto di Blatter il dirigente più pagato al mondo, poco meno di 100 milioni di dollari annui è il suo reddito totale e con stipendio Fifa che è segreto.
I detrattori, come Maradona, lo definiscono mafioso e ladro, Platini non arriva a tanto, ma molti non a torto pensano che ci sia del marcio nella Fifa guidata da quest’uomo, che i nordamericani detestano, quelli del sud adorano, e gli africani lo considerano un principe. Non a caso a chi gli chiedeva di ritirarsi, Blatter ha risposto:
Solo il congresso può cacciarmi.
Verissimo. Il calcio mondiale continua a parlare svizzero. Naturalmente è gentile con tutti, soprattutto coi delegati dei paesi piccoli e lontani dai riflettori, dove il calcio è anche poco praticato, ovviamente al tavolo Fifa contano Italia, Argentina, Germania e conta molto anche la Russia. Proprio con quest’ultima a margine dell’inchiesta appena avviata dalla Fbi si è rischiato uno scontro diplomatico con gli Stati Uniti. Al riguardo Putin ha dichiarato:
Accuso gli Stati Uniti di volere interferire negli equilibri del calcio mondiale per alterarne gli esiti.
Ora con Blatter rieletto i mondiali di calcio del 2018 sono assicurati a Mosca, ovviamente lo erano anche prima. Naturalmente l’inchiesta della Fbi andrà avanti. I precedenti ci sono. Si ricorda che Blatter ricevette le prime accuse di corruzione nel 2001 e appena dopo 3 anni dalla sua prima elezione. Un delegato africano cercò di soffiargli il posto e lui si difese come un leone. Lo salvarono la Germania di Beckenbauer e la Francia di Platini. Oggi l’Africa è tutta con lui.
I media hanno diffuso note varie come quella che nel 2006 licenziò il capo del marketing Jerome Valcke per irregolarità con gli sponsor e 6 mesi dopo lo riprese addirittura come segretario generale e dopo che quelle stesse irregolarità erano costate alla Fifa 100 mliloni di dollari di risarcimento. Nel 2010 uomini vicini a Blatter furono arrestati per corruzione, fra loro il potente qatariota Mohammed bin Hamman capo della federazione asiatica e quel Jack Warner di Trinidad e Tobago, arrestato insieme ai 7 citati, e già allora comprava e vendeva voti per la presidenza, fu coinvolto in una vicenda di biglietti in nero, espulso, e poi tornato a galla al fianco di Blatter.
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