Jobs act: voto finale alla Camera. Riforma in bilico, minoranza PD verso il no

Vittoria Patanè

25 Novembre 2014 - 16:53

Jobs Act, stasera il voto finale, ma la riforma rimane a rischio. Civatiani e Cuperliani indecisi tra no e astensione. Arriva il Sì di Bersani

Jobs act: voto finale alla Camera. Riforma in bilico, minoranza PD verso il no

Si sono conclusi con una netta bocciatura le votazioni sugli emendamenti al Jobs Act della Camera. Tutti respinti, si procede con gli ordini del giorno.

In serata dovrebbe arrivare l’ok di Montecitorio, ma non ci sarà alcun voto di fiducia.

Successivamente, il provvedimento tornerà al Senato per il varo definitivo dopo le modifiche apportate dalla Commissione lavoro che ha approvato gli emendamenti arrivati dpo l’accordo tra Governo e minoranza PD.

L’approdo in Aula a Palazzo Madama è previsto per il 3 o 4 dicembre. L’accordo raggiunto dalle forze della maggioranza (Pd e Ncd) è blindato e non sono dunque previste ulteriori modifiche al testo della legge delega.

La riforma rimane però pericolosamente in bilico. I 30 deputati della minoranza PD rappresentati da Cuperlo e Civati si dicono ancora contrari alla legge delega e sono indecisi tra l’astensione o il voto a sfavore.

A votare contro potrebbe esserci anche Stefano Fassina, mentre l’ex Segretario Pierluigi Bersani (accompagnato dai suoi fedeli), dovrebbe esprimere voto favorevole.

Si sono conclusi con una netta bocciatura le votazioni sugli emendamenti al Jobs Act della Camera. Tutti respinti, si procede con gli ordini del giorno.

In serata dovrebbe arrivare l’ok di Montecitorio, ma non ci sarà alcun voto di fiducia.

Successivamente, il provvedimento tornerà al Senato per il varo definitivo dopo le modifiche apportate dalla Commissione lavoro che ha approvato gli emendamenti arrivati dpo l’accordo tra Governo e minoranza PD.

L’approdo in Aula al Senato è previsto per il 3 o 4 dicembre. L’accordo raggiunto dalle forze della maggioranza (Pd e Ncd) è blindato e non sono dunque previste ulteriori modifiche al testo della legge delega.

La maggioranza rimane però pericolosamente in bilico. I 30 deputati della minoranza PD rappresentati da Cuperlo e Civati si dicono ancora contrari alla legge delega e sono indecisi tra l’astensione o il voto a sfavore.

A votare contro potrebbe esserci anche Stefano Fassina, mentre Pierluigi Bersani (accompagnato dai suoi fedeli), dovrebbe esprimere voto favorevole:

"voterò le parti che mi convincono con piacere e convinzione e le parti su cui non sono d’accordo per disciplina, avendo fatto per quattro anni il segretario del Pd",

ha affermato l’ex segretario del PD. Nel frattempo, il presidente del partito Matteo Orfini lancia un appello:

"Faccio un ultimo appello all’unità del Pd" sul Jobs act.Abbiamo raggiunto una larghissima unità sul testo, spero che per rispetto della discussione fatta, dei cambiamenti apportati, del lavoro di ascolto reciproco e della nostra comunità, si voglia fare tutti un ultimo sforzo in Aula"

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