L’Italia festeggia il calo della disoccupazione, ma i contratti sono a termine

Italia: il tasso mensile di disoccupazione è sceso ai minimi di agosto 2012, sorprendendo tutte le attese precedentemente formulate dagli analisti.

Il dato al 10,8% ha infatti disatteso le previsioni al 10,9% e si è comunque discostato dal risultato precedente al 10,9% (rivisto da 11,0%), come si può osservare sul nostro Calendario Economico.

Anche la disoccupazione giovanile è scesa dello 0,2% a dicembre, con il relativo tasso posizionato ora su quota 32,2%.

Qualche dato sul mercato del lavoro

“L’occupazione sta migliorando, come sappiamo, se guardiamo indietro e vediamo i numeri sui posti di lavoro creati. La fase critica, la situazione critica del mercato del lavoro è quella dei giovani.”

Così parlava Padoan nell’autunno del 2017, nel video riportato da La Repubblica, a neanche tre mesi da quella rilevazione che avrebbe mostrato una discesa del tasso ai minimi del 2012.

In linea di massima, il calo della disoccupazione nel mese di dicembre ha riguardato sia gli uomini che le donne, ma l’Istat ha fornito un quadro ancor più ampio della questione. Tutte le fasce di età hanno assistito al miglioramento delle condizioni occupazionali, eccezion fatta per la fascia 25-34 anni.

Nel trimestre ottobre-dicembre e su base congiunturale, i disoccupati sono diminuiti di 72.000 unità, mentre gli occupati sono saliti lievemente dello 0,1%. Nello stesso periodo sono però aumentati gli inattivi (0,4%).

I dati (reali) su base annua

Su base annua, comunque, gli occupati (sia uomini che donne) sono aumentati dello 0,8%. Attenzione però, perché ad aumentare sono stati ancora una volta i contratti a termine (+303.000) mentre quelli permanenti sono scesi (-25.000).

La problematica non accenna a svanire: nonostante da un punto di vista generale la disoccupazione italiana sia diminuita a dicembre, un’analisi più dettagliata del quadro ha evidenziato ancora una scarsa stabilizzazione di coloro che vengono assunti sì, ma con contratti a termine.