Italia, pressione Ue: nessuno ti vuole umiliare

Nadia Fusar Poli

25 Ottobre 2011 - 14:25

Italia, pressione Ue: nessuno ti vuole umiliare

ITALIA, UE - La pressione esercitata sull’Italia perchè il paese metta ordine nei suoi conti pubblici non può essere paragonata a una violazione della sovranità o a una volonta di umiliazione, ma deve essere visto come un tentativo di rafforzare l’economia di un paese membro, ha detto Martedì la Commissione europea.

Il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy avevano invitato il premier Silvio Berlusconi ad agire, sollecitando ulteriori riforme per il Paese. La conferenza stampa, in occasione del summit UE di domenica, aveva sollevato malumore e irritazione, ritenuta, da più parti, umiliante per il numero 1 del governo italiano.

Silvio Berlusconi aveva replicato ai suoi partner europei, in particolare Francia e Germania, sostenendo che nessun paese dell’Unione europea è nella posizione di dare lezioni ad un altro.
"Questa non è una violazione della sovranità. Non si tratta di dare lezioni nè di umiliare", ha dichiarato il portavoce della Commissione Amadeu Altafaj.

"Allo stesso tempo, abbiamo 27 governi democraticamente eletti che hanno deciso per il rafforzamento della sorveglianza e un maggiore grado di coordinamento delle loro politiche economiche (...)", ha aggiunto Altafaji.

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it