La crescita delle imposte dirette e indirette ha permesso alle entrate tributarie dei primi dieci mesi di segnare un incremento di 5,5 miliardi di euro rispetto al pari periodo 2017.
Nel periodo gennaio-ottobre 2018 le entrate tributarie erariali si sono attestate a 354.453 milioni di euro, +5.523 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+1,6%). Al risultato contribuiscono sia le imposte dirette (+1,3%) sia quelle indirette (+1,9%). Lo ha annunciato il Ministero dell’Economia e delle finanze.
Il dato del gettito, rileva il Mef, risulta influenzato dallo spostamento, da mese di maggio a novembre, del pagamento dell’acconto dell’imposta sulle assicurazioni. Al netto di questo acconto le entrate tributarie erariali del periodo gennaio-ottobre 2018 segnano un incremento del 2%.
+2,5 miliardi per le imposte dirette
Il gettito delle imposte dirette è salito di 2.505 milioni a 190.047 milioni, con le ritenute Irpef sui lavoratori dipendenti e sui pensionati mostrano una crescita di 4.691 milioni di (+3,8%).
Tra le altre imposte dirette spicca l’incremento del gettito dell’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (+ 215 milioni, +27,2%), per effetto del versamento, a febbraio, dell’imposta sui risultati della gestione individuale di portafoglio in regime di risparmio gestito. In particolare evidenza anche il gettito dell’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione (+260 milioni, +38,9%) che evidenzia i risultati positivi dei rendimenti medi ottenuti nel 2017 dalle diverse tipologie di forme pensionistiche complementari.
Il gettito dell’Ires presenta una riduzione di 1.822 milioni (-9,5%) a causa del taglio di 3,5 punti percentuali dell’aliquota, prevista dalla Legge di Stabilità per il 2016, e dell’applicazione della maggiorazione della deduzione degli ammortamenti (c.d. superammortamento) contenuta nella Legge di Bilancio per il 2017.
Imposte indirette: bene l’Iva e il prelievo sull’import
Il gettito delle imposte indirette, che ammonta a 164.406 milioni di euro, registra una crescita di 3.018 milioni: il risultato è legato all’andamento del gettito dell’Iva (+3.378 milioni, +3,5%) e, in particolare, della componente relativa agli scambi interni che aumenta di 2.549 milioni (+3%). Positiva anche la dinamica del prelievo sulle importazioni (+829 milioni, +7,5%).
Le entrate derivanti dai giochi presentano un incremento di 558 milioni di euro (+4,9%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Segno meno per le entrate derivanti dalle attività di accertamento e controllo, scese di oltre il 10% a 8.439 milioni (-963 milioni). “ Il risultato del periodo gennaio-ottobre è stato condizionato dall’andamento negativo del mese di agosto 2018 rispetto allo stesso mese del 2017 (-891 milioni di euro, pari a -45,3%) nel quale il gettito era stato sostenuto dalle consistenti entrate derivanti dalla ‘Definizione agevolata’ delle controversie tributarie, introdotta dal D.L. 193/2016”.
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