Italia: 300 milioni in arrivo con accordo MES-CEB

C. G.

09/09/2020

09/09/2020 - 14:42

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Cosa prevede l’accordo firmato dal MES e dalla Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa (CEB) dal valore di 300 milioni e dove finiranno i soldi?

Italia: 300 milioni in arrivo con accordo MES-CEB

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa (CEB) hanno firmato un contratto di finanziamento dal valore di 300 milioni di euro.

L’obiettivo dell’intesa? Sostenere le spese, sanitarie ed emergenziali, legate al coronavirus, che da marzo in poi ha travolto in maniera drammatica il Belpaese.

Cosa prevede il contratto MES-CEB da 300 milioni

Nonostante sia stata la prima realtà d’Europa a dichiarare lo stato d’emergenza il 31 gennaio scorso, l’Italia ha dovuto lottare con le unghie e con i denti per arginare il tracollo economico causato dal coronavirus.

Sulla scia di quanto accaduto ha trovato terreno fertile l’accordo firmato da MEF e CEB, dal valore di 300 milioni di euro.

Il contratto di finanziamento permetterà all’Italia di sostenere le attività intraprese dal Dipartimento della Protezione Civile (DPC) dalla dichiarazione dello stato di emergenza in poi.

I soldi saranno usati poi per la copertura di:

spese sanitarie e gli investimenti a sostegno delle attività di preparazione, gestione e ripresa delle attività messe in atto in tutta Italia in risposta all’emergenza COVID-19,”

oltre che per coprire:

  • potenziamento straordinario e temporaneo di ospedali e centri sanitari;
  • arruolamento temporaneo di personale medico;
  • dispiegamento di volontari;
  • assistenza sanitaria e sociale domiciliare;
  • unità navali per assistenza sanitaria ai migranti.

Il Belpaese è uno degli Stati fondatori della CEB e, per dirla con le stesse parole del Governatore Carlo Monticelli, ha sempre sostenuto gli sforzi della banca nei confronti di una maggiore coesione sociale europea.

“Oggi, mentre l’Italia sta fronteggiando la crisi innescata dal COVID-19, siamo lieti di essere tra i primi a sostenere, in modo tempestivo ed efficace, gli sforzi del Governo per contenere la pandemia e garantire che i servizi pubblici essenziali rimangano disponibili per tutti”.

Cos’è la CEB

La Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa è stata creata nel 1956 per la risoluzione delle problematiche riguardanti rifugiati. Con il passare del tempo però le sue competenze si sono ampliate. Il suo nome originario era Fondo per lo sviluppo sociale del Consiglio d’Europa.

Essa emette prestiti e si occupa di sostenere la crescita dei suoi Stati membri (41 ad oggi) oltre che di contribuire a investimenti sociali attraverso tre direttrici:

  • crescita inclusiva;
  • supporto a gruppi vulnerabili;
  • sostenibilità ambientale.

Con una quota del 16,7% del capitale, l’Italia è oggi il primo azionista della CEB assieme a Francia e Germania.

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