Istat: nell’industria calano ordini e fatturato

Matteo Melani

19 Luglio 2013 - 12:47

Istat: nell’industria calano ordini e fatturato

Con un meno 5,1% del fatturato totale e più 3,2% degli ordinativi nel mese di maggio, l’industria italiana a stento riparte. Questa l’analisi dell’Istat che nel suo rapporto cita gli ultimi numeri.

Avanza il mercato estero, dove si riscontrano dati positivi. Gli ordinativi sono cresciuti del 6.6% nel trimestre marzo-maggio del 2013 rispetto allo stesso periodo del 2012. Su base mensile troviamo una crescita del 4%. Segno più anche nelle vendite dei beni strumentali come autoveicoli e apparecchi di misurazione. Cresce dello 0,3% il mercato fuori dai nostri confini dei beni non durevoli. Scendono i beni intermedi e l’energia.

Quanto al mercato interno gli indici sono piuttosto bassi, talvolta anche con flessioni. Variazione quasi nulla per il fatturato dell’industria al netto della stagionalità, che a maggio aumenta dello 0,1%. Male anche il settore dell’energia che nell’ultimo mese vede il suo fatturato destagionalizzato scendere del 13,1% nell’ultimo anno del 7,8%, così come nel mercato fuori dall’Italia. Avanzano invece attività come la produzioni di prodotti farmaceutici (+4,2% di fatturato annuale e + 1,8% di ordinativi), fabbricazione di mezzi di trasporto (+6,4 di ordinativi annuali) e macchinari (+ 6,0% di commesse rispetto al 2012). Forti cali nelle estrazioni di miniere (-16,1% di fatturato), attività manifatturiere (-5,4%) e nell’industria del legno e carta stampata (-4,6% nel fatturato e -4,4% negli ordinativi del 2013). Il dato peggiore è quello della metallurgia, che nell’ultimo anno perde nove punti percentuali nel giro d’affari e nove punti e sette nei futuri ordinativi. Dalla relazione dell’Istat emerge anche che l’Italia investe poco nelle tecnologie, tanto che il settore dell’elettronica e informatica ha un doppio segno meno.

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