Investire in Egitto conviene? 7 buone ragioni per pensarci

C. G.

2 Febbraio 2018 - 10:21

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Investire in Egitto conviene? Erik Renander, gestore del fondo HI Africa Opportunities di Hedge Invest SGR, ha tentato di spiegare perché bisogna guardare al Paese sotto un’altra luce.

Investire in Egitto conviene? 7 buone ragioni per pensarci

Quanto conviene investire in Egitto? Secondo Erik Renander, gestore del fondo HI Africa Opportunities di Hedge Invest SGR, è ormai ora di guardare il Cairo sotto una nuova luce.

Il Paese in via di sviluppo ha dovuto fronteggiare sei anni particolarmente impegnativi che hanno tuttavia spianato la strada a numerose opportunità da cogliere.

L’analisi dell’esperto si è concentrata sui 7 motivi per cui investire in Egitto potrebbe rivelarsi dopotutto una scelta non così terribile per il proprio portafogli.

#1 - Le infrastrutture

Il primo punto evidenziato da Renander è stato quello relativo al miglioramento delle infrastrutture messo in atto in diversi settori, da quello energetico, a quello di Internet, fino ad arrivare a quello dei trasporti. La scelta di investire in Egitto, infatti, dovrebbe tener conto anche degli sforzi attuati per il miglioramento dell’area.

Pensiamo soltanto al progetto di potenziamento dei collegamenti del Cairo, per il quale è stata prevista la costruzione di tre nuove linee della metropolitana che incrementeranno il numero dei passeggeri giornalieri da 3,6 a 5 milioni entro il 2020. La creazione della nuova rete permetterà altresì di raggiungere, in modo più veloce ed efficiente, aree del Cairo fino ad ora rimaste più “scomode”, con probabili ripercussioni sul prezzo degli stessi terreni.

A tutto ciò si aggiunga anche l’obiettivo egiziano di aumentare la percentuale di energia rinnovabile dal 9% al 30% entro il 2035, o ancora la costruzione di un complesso per la generazione di 20 gigawatt promosso nel 2014 dal presidente Sisi (quest’ultimo progetto, fa notare il gestore, ha risolto i problemi riguardanti la mancanza di energia).

#2 - Le misure a favore degli investimenti

Renander ha puntato l’attenzione su tutte quelle iniziative intraprese dal Governo per portare le aziende ad investire in Egitto. Più nel dettaglio, le leggi approvate in tale direzione sono state tre:

La legge generale sugli investimenti permette alle nuove aziende - create in un’area geografica poco sviluppata e in settori come quello manifatturiero e quello delle esportazioni - di ottenere fino all’80% di incentivi fiscali sui costi di investimento.

Una legge più specifica semplifica l’intero processo di ottenimento delle licenze, riducendo altresì i tempi necessari all’avvio delle attività (da oltre un anno a meno di un mese).

La legge sulla solvibilità cancella l’imprigionamento per bancarotta e migliora le procedure per la risoluzione delle dispute.

#3 - La stabilità finanziaria

Anche gli sforzi per migliorare la stabilità finanziaria interna potrebbero rappresentare un altro valido motivo per investire in Egitto.
La riduzione dei sussidi per elettricità, diesel, alimenti e trasporti, oltre che la sostituzione della tassa sulle vendite con un’IVA al 14% rientrano in quel piano di aumento delle tasse e di riduzione della spesa che, secondo il FMI, farà scendere il rapporto debito/Pil dal 98% del 2016 al 78% nel 2020.

#4 - Il settore energetico

Investire in Egitto potrebbe convenire anche in virtù della prevista crescita dell’intero settore energetico egiziano. Il progetto del Nilo Occidentale di British Petroleum produrrà 1,5 miliardi di bcf di gas entro il 2019, mentre il giacimento di gas dell’ENI a Zohr produrrà 2,7 miliardi di bcf nello stesso arco di tempo.

La nuova produzione aiuterà la sterlina egiziana eliminando o comunque limitando le importazioni di gas. Quest’anno, tra le altre cose, l’attivazione di una nuova raffineria sul territorio permetterà di tagliare del 50% l’import di diesel.

#5 - Un hub tra Europa, Medio Oriente e Africa

L’obiettivo di lungo termine, fa notare Renander, è quello di rendere l’Egitto un hub per gli scambi e il raffinamento energetico, un polo logistico a metà tra Europa, Medio Oriente e Africa.

A questo scopo è servito il continuo potenziamento del Canale di Suez, progetto sul quale stanno lavorando ancora oggi l’Autorità della zona economica del canale e la DP World. Telecom Egypt, dal canto suo, ha dato vita ad un progetto di connessione Europa-Asia attraverso una rete infrastrutturale di cavi nella zona di Suez.

#6 - Le condizioni finanziarie ottimali

Anche le condizioni finanziarie interne potrebbero rendere la scelta di investire in Egitto una decisione azzeccata. L’esperto ha posto l’accento sul deprezzamento del 140% che ha colpito la sterlina e che potrebbe fornire da catalizzatore per le imprese d’oltreconfine che hanno l’obiettivo di esportare.

“Anche i tassi di interesse sono attraenti. Gli investitori obbligazionari possono guadagnare il 14% di rendimento al netto dell’imposta e possono anche beneficiare potenzialmente di un miglioramento valutario, dato che le riforme in Egitto stanno mostrando risultati positivi”,

ha continuato Renander.

#7 - La sicurezza

Ultimo, ma non per importanza, la crescente sicurezza del Paese perseguita dal Governo tramite la creazione di un favorevole contesto per le imprese, per gli investimenti e per l’occupazione.

La disoccupazione è in fase di miglioramento, così come le relazioni egiziane con Israele. L’influenza della Cina e della Russia, invece, continua ad essere considerato un ulteriore elemento di stabilizzazione dati gli interessi comuni nell’area che potrebbero risentire di un eventuale conflitto intero.

Alla luce di quanto affermato fino ad ora da Erik Renander, investire in Egitto potrebbe davvero rivelarsi una scelta conveniente oggi, grazie al miglioramento delle condizioni finanziarie e agli sforzi verso un maggior sviluppo dell’area.

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# Egitto

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