Insegnante assente, cosa fare? Per il MIUR la classe non si divide, ecco perché

Veronica Santini

11 Gennaio 2017 - 20:45

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Quando l’insegnante è assente, gli alunni della sua classe possono essere assegnati a classi diverse? La risposta è no. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Insegnante assente, cosa fare? Per il MIUR la classe non si divide, ecco perché

Insegnante assente: la classe non si divide. Ecco perché.

Durante l’anno scolastico, può capitare che un insegnante si assenti dal lavoro. In questo caso, è sempre stata utilizzata la pratica del “dividere gli alunni” nelle altre classi presenti nella scuola per evitare di lasciarli in aula in assenza di un supervisore.

Questa pratica adottata da diversi dirigenti scolastici, ha spinto il MIUR, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, a porre dei limiti, ovvero a sollecitare di evitare questa pratica e adottare misure alternative, sicuramente possibili. Vediamo perché.

Insegnante assente, MIUR: la classe non si divide

Secondo il MIUR, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca non è una pratica corretta dividere gli alunni in più classi quando l’insegnante è assente da scuola.

La scuola come Istituzione formativa, infatti, deve garantire agli alunni la continuità della didattica. La continuità didattica deve essere una priorità.

Quali sono, allora, le misure alternative proposte dal MIUR, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per evadere questa scomoda pratica per gli alunni?

Insegnante assente, MIUR: via ai supplenti

L’alternativa proposta dal MIUR, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per evitare la divisione degli alunni in altre classi quando l’insegnante è assente è stata quella di ricorrere ai supplenti.

Si può ricorrere ai supplenti nei seguenti casi:

  • per la scuola primaria, anche nel caso di assenza del titolare per periodi inferiori a 5 giorni;
  • per la scuola secondaria, anche nel caso di assenza del titolare per periodi inferiori a 15 giorni.

Il MIUR, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha inoltre assicurato che provvederà a gestire dei fondi per sostenere anche il costo dei supplenti nelle scuole.

Dividere gli alunni delle classi in più classi quando l’insegnante è assente non una pratica prevista dalla normativa vigente ma è, a tutti gli effetti, una pratica illegale:

  • le insegnanti delle altre classi alle quali vengono affidati gli alunni si scontrano con una “situazione scomoda” perché si trovano a gestire alunni che non spettavano a loro in quella fascia oraria rischiando, nei casi peggiori, di assumersi elevate responsabilità per l’incolumità degli alunni stessi;
  • la classe che si ritrova senza insegnante, perché assente, è costituita da alunni che hanno diritto a ricevere una continuità didattico-formativa, indipendentemente dall’assenza dell’insegnante di ruolo. Dividendo le classi, questa continuità didattico-formativa viene loro negata;
  • gli aspiranti insegnanti che, per il momento, sperano di ottenere maggiori punteggi attraverso le supplenze, sono costretti a restare a casa e non lavorare perché non vengono chiamati dalle scuole pubbliche.

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