Ingroia: stop al dialogo con Bersani. Inconcepibile un’intesa con Monti

Piero Capello

19 Gennaio 2013 - 17:18

Ingroia: stop al dialogo con Bersani. Inconcepibile un’intesa con Monti

Il candidato di Rivoluzione Civile, Ingroia, ha ritirato la mano che da tempo tendeva in direzione del PD.
Avrebbe fatto di tutto per indicare a Bersani la giusta direzione, cioè quella dell’alleanza con il suo partito, Rivoluzione Civile; ma il leader del PD si sarebbe dimostrato sordo ai suoi ammonimenti.
Si consuma così un “divorzio preventivo” tra le due forze, con Ingroia che continua a crescere al sud.

I motivi dell’allontanamento

La causa dell’inasprimento dei rapporti tra i due partiti, secondo Ingroia, è Mario Monti.
La politica perseguita dal Professore sarebbe stata di perfetta continuità con quella di Silvio Berlusconi e del PDL.
Una qualsiasi ipotesi di alleanza con Monti sarebbe dunque da scartare a priori.
Visti i presupposti, non sarebbe proponibile nemmeno trovarsi “vicini” di coalizione, tanta è la distanza tra le prospettive di Ingroia e quelle del Presidente del Consiglio uscente.
Il leader di Rivoluzione Civile ha inoltre accusato l’eccessiva freddezza di Bersani nei suoi confronti.
Il PD non ha degnato di una risposta Ingroia, che più volte si è speso in appelli per il recupero di un’ortodossia di sinistra, che il Partito Democratico avrebbe smarrito nel volgersi verso Monti.
Non solo.
Bersani non sarebbe riuscito a ritagliare uno spazio tra i suoi impegni per incontrare Ingroia che, appena tornato dal Guatemala, aveva richiesto un incontro, mentre non ha avuto problemi a vedersi con Monti.
Da qui, la rottura del dialogo: Ingroia afferma che Rivoluzione Civile desisterà da ogni ulteriore iniziativa in tal senso.

Da parte sue Bersani sembra “fare spallucce”.
Secondo il candidato Premier del PD non è questo il momento di stringere alleanze, ma sarebbe piuttosto ora di assumersi le proprie responsabilità.
Netta dunque la posizione del PD: nessuno spazio a contrattazioni di sorta.
Per quel che riguarda i rapporti con il Premier uscente, Bersani sottolinea che, dopo le elezioni, non si escludono collaborazioni con nessuno.
La linea del PD è chiara e conosciuta da tutti: da due anni il Partito di Bersani avrebbe definito le proprie posizioni, a differenza dei suoi avversari che non offrirebbero alcuna certezza.
Anche Monti e i centristi non hanno esplicitato chiaramente la propria prospettiva, ma se vorranno collaborare al prossimo governo, la porta del confronto resterà sempre aperta, ha ribadito Bersani.

La prospettiva di Rivoluzione Civile

Ingroia nel tagliare i rapporti con il PD sottolinea i punti di divergenza con il partito di Bersani, colpevole, ad esempio, di non essere riuscito, in 20 anni, a far approvare una legge sul conflitto d’interesse.
Di seguito le priorità di Rivoluzione Civile.

  • La legalità è uno dei temi chiave di cui si fa portavoce il partito dell’ex magistrato. Come anticipato uno dei primi sforzi di Rivoluzione Civile consisterà nel far approvare una legge sul conflitto di interessi.
    Da questa posizione parte la sfida a Bersani: mettere all’ordine del giorno una legge per risolvere questo problema appena inizieranno i lavori del Parlamento.
  • A dividere i due leader avrebbe contribuito anche il diverso orientamento verso la patrimoniale: Ingroia si era infatti detto favorevole in merito mentre Bersani aveva opposto un secco no.
  • Infine, Ingroia chiarisce la propria posizione in seno al partito.
    L’ex magistrato sarà capolista in tutte le circoscrizioni.
    Ingroia verrà dunque candidato anche in Sicilia: la legge prevede un’incompatibilità tra le funzioni precedentemente ricoperte dall’ex Magistrato a Palermo ed una sua eventuale elezione. Nulla però impedisce una sua candidatura.

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