Incontro PD - M5S, le parole di Matteo Renzi: "Con il Democratellum ingovernabilità"

Vittoria Patanè

25/06/2014

Ecco le parole del Premier Matteo Renzi nel corso dell’incontro con la delegazione del Movimento 5 Stelle

Incontro PD - M5S, le parole di Matteo Renzi:

Matteo Renzi, nel corso dell’incontro con i delegati del Movimento 5 Stelle, dice la sua sull’Italicum e sul Democratellum:

Siamo felici di confrontarci e ragionare perché le regole si fanno insieme. Questo era il nostro obiettivo dal primo giorno in cui è partito il mandato della nuova segreteria.

Entriamo nel merito: la legge elettorale serve a dare governabilità, a migliorare il rapporto tra gli eletti e gli elettori, evitare che ci siano presenze discutibili.

Noi vogliamo dare risposte a questi tre paletti.

Riguardo al rischio incostituzionalità, c’è un emendamento firmato da un deputato del PD; Roberto Giorgis, che dice che la legge elettorale potrebbe essere oggetto di un controllo preventivo sulla costituzionalità da parte della Corte Costituzionale.

Il punto della Tominelli bis (Democratellum, ndr) è secondo noi interessante, ma deficitario sotto il profilo della governabilità. Noi pensiamo che la sera delle elezioni si debba sapere chi ha vinto ed eventualmente siamo pronti a garantire un ballottaggio, cioè un secondo turno. Il cosiddetto sistema dei sindaci. Perché? Perché così c’è sicuramente un vincitore.

Noi pensiamo che la governabilità debba essere garantita da un premio di maggioranza inserito al primo o al secondo turno.

Abbiamo fatto delle simulazioni sulla vostra proposta applicandola ai risultati delle elezioni europee. Dai nostri calcoli, il vostro sistema non dà i numeri, non dà la governabilità. Con l’Italicum invece ci darebbe la governabilità. Quindi vi domandiamo: siete disponibili ad introdurre un elemento di ballottaggio che consentirebbe di avere un vincitore?

Noi siamo disposti a ragionare sulle preferenze solo se c’è la certezza della governabilità. Perché è fondamentale che chi vince le elezioni debba essere quello che governa.

Il Democratellum a mio giudizio ha l’evidente possibilità di essere oggetto di voto di scambio. Secondo voi è un segnale positivo che dà ai cittadini il diritto di scegliere. Ma per me dà la possibilità ai partiti, all’indomani delle elezioni, di allearsi con chi vuole. Mentre il nostro sistema dice "dillo prima se sei d’accordo o no", il vostro non lo consente.

Terzo punto: il sistema del rapporto diretto tra il cittadino e il territorio lo fai riducendo i collegi. L’Italicum ha questa caratteristica. Io vorrei fare una domanda: quante persone nel singolo collegio esprime il vostro sistema? A noi risulta che nel vostro ce ne siano 42, nel nostro 6. Voi capite che se io ho 42 nomi è difficile esprimere una preferenza. Quant’è il massimo di estensione dei vostri collegi?

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