Approvato il rinvio al 26 gennaio 2015 del pagamento Imu per i proprietari di terreni agricoli montani.
Il Consiglio dei Ministri ha varato in extremis la proroga, al prossimo 26 gennaio 2015, per l’Imu dovuta sui terreni che perdono l’esenzione in virtù delle nuove regole sui terreni montani, basate sull’altitudine della casa comunale.
La proroga arriva, come di consuetudine, all’ultimo minuto visto che mancano ormai poche ore alla scadenza ordinaria.
Tutti i contribuenti proprietari di immobili e terreni non montani, secondo le vecchie regole, che hanno già versato l’acconto lo scorso 16 giugno, saranno chiamanti alla cassa per versare il saldo 2014 entro il prossimo 16 dicembre.
La proroga per l’imponibilità dei terreni che perdono la caratteristica di essere “montani” si è resa necessaria dopo che il Ministero dell’Economia, Interno e Politiche agricole ha introdotto, lo scorso 28 novembre, le nuove regole basate sull’altitudine della casa comunale, per stabilire se un terreno sia montano, e quindi esente da Imu, o meno.
In base alle nuove regole i terreni agricoli possono avere tre trattamenti diversi ai fini Imu:
- esenzione totale, per i terreni situati in comuni con altitudine del centro superiore ai 600 metri
- esenzione parziale, per i terreni siti nei comuni compresi tra i 281 e i 600 metri, solo se detenuti da coltivatori diretti o imprenditori professionali
- pagamento integrale, invece, per tutti i proprietari di terreni nei Comuni con altitudine fino a 280 metri.
Con le nuove regole molti proprietari di terreni che in passato non pagavano, adesso invece, ne saranno obbligati.
Il Decreto, infatti, prevede il versamento in un’unica rata dell’imposta dovuta per l’anno 2014, entro il 26 gennaio 2015. L’aliquota dell’imposta è quella stabilita da ciascun Comune, ma in assenza di una previsione specifica all’interno della delibera, si dovrà applicare l’aliquota del 7,6 per mille.
Il provvedimento si è reso necessario per finanziare con l’incasso di 350 milioni di euro, una parte del bonus di 80 euro del 2014.
In ogni caso il Governo ha dichiarato di voler sfruttare la finestra temporale della proroga per studiare un meccanismo di imponibilità migliore, senza mettere a rischio il gettito programmato di 350 milioni, necessario per stabilizzare i conti pubblici.
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Al momento, il meccanismo di calcolo rimane sempre lo stesso.
Il problema principale dell’attuale formulazione sta nel fatto che l’altitudine del Comune è quella del centro, mentre spesso i terreni si estendono anche molto più a monte del centro abitato, ma il terreno resta comunque tassabile.
Per questo motivo sarebbe auspicabile che il mancato pagamento dell’imposta nei termini dovuti, non comporti l’applicazione di sanzioni.
Sarebbe infatti assai inverosimile dover pagare sanzioni per il mancato versamento dell’Imu in presenza di tanta incertezza.
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