IMU sui terreni agricoli, domani decide il Tar, ma il Consiglio dei Ministri potrebbe anticipare il Tribunale e stabilire una proroga. Le ultime novità
Oggi, alle ore 13.00, inizierà la riunione n.45 del Consiglio dei Ministri. Sul tavolo tante questioni importanti: dalle partite IVA all’Imu sui terreni agricoli e montani.
Soffermandoci sulla seconda questione, il CDM potrebbe finalmente pronunciarsi a favore di una proroga, anticipando de facto la decisione del Tar che arriverà domani. La scadenza del pagamento potrebbe dunque essere posticipata di alcune settimane (la scadenza prevista è il 26 gennaio) Lo scopo è, non solo dare più tempo ai cittadini, colti di sorpresa dall’ennesima tassa, ma anche evitare che il Tribunale Amministrativo Regionale scelga di rinviare la propria decisione fino al prossimo 4 febbraio. La proroga servirebbe inoltre a rimodulare nuovamente detrazioni ed esenzioni dopo le numerose proteste arrivate dalle associazioni di categoria.
Prima di prendere una decisione però, il Consiglio dei Ministri dovrà superare l’ostacolo MEF, che più volte ha espresso la propria contrarietà nei confronti "dell’ipotesi proroga" a causa dei vincoli stabiliti dall’Unione Europea. A questo punto, il Governo guidato da Matteo Renzi potrebbe anche scegliere di sospendere il versamento dell’IMU sui terreni agricoli finché la normativa non sarà rimodulata in maniera chiara e soprattutto equa, provando a reperire le coperture finanziarie necessarie (comprese tra i 280 e i 400 milioni di euro) in altri modi. Quest’ultima opzione andrebbe incontro alle richieste delle associazioni di settore che, da mesi, sostengono la necessità di abolire l’Imu sui terreni agricoli e montani.
Ricordiamo che il decreto arrivato a fine dicembre, stabilisce che a versare l’Imu debbano essere i proprietari di terreni appartenenti a Comuni situati sotto i 280 metri di altitudine. I terreni compresi tra i 281 e i 600 metri sono soggetti a IMU solo nel caso in cui i proprietari non siano coltivatori diretti, mentre rimangono esenti i terreni ubicati nei Comuni sopra i 601 metri di altitudine.
Ciò su cui gli esperti del Governo dovranno lavorare è trovare il modo di reperire le coperture necessarie a ridefinire i parametri di esenzione del pagamento. L’idea è quella di non far versare l’IMU ai proprietari dei terreni non montani, con esenzioni solo per i terreni di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali situati in Comuni Comuni classificati come parzialmente montani.
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