Imu: saldo di Dicembre costerà 5 miliardi in più. Tredicesime a rischio?

Erika Di Dio

3 Dicembre 2012 - 10:59

Imu: saldo di Dicembre costerà 5 miliardi in più. Tredicesime a rischio?

Il 17 Dicembre è in arrivo: si tratta di una data chiave in quanto è l’ultimo giorno in cui si potrà versare il saldo dell’imposta comunale sugli immobili. Dopo la prima parte di Giugno, è arrivato il momento di tornare a fare i conti con calcoli non del tutto semplici nè piacevoli per i contribuenti, che oltretutto dovranno essere preparati a versare di più rispetto a quanto fatto con l’acconto, perché in quel caso si pagava con le aliquote nazionali, mentre ora si dovrà pagare con le percentuli di prelievo decise autonomamente da ciascun sindaco. Ed ecco le maggiori novità.

5 miliardi in più

Il saldo Imu costerà quindi 5 miliardi in più rispetto a quanto sarebbe stato attraverso l’applicazione delle aliquote nazionali, utilizzate invece per l’acconto; questo è il risultato delle decisioni dei Comuni dovute al taglio dei trasferimenti e alle incertezze delle regole. Si arriverà così a 23 miliardi contro i 18 previsti: una vera e propria stangata che potrà mettere a rischio le tredicesime che potranno essere utilizzate esclusivamente per pagare la suddetta tassa. "Un Natale amaro", commenta il segretario confederale dell’Uil (Unione Italiana del Lavoro) Gugliemo Loy, che aggiunge, "I lavoratori dipendenti e i pensionati dovranno far fronte alla rata di saldo dell’Imu con le tredicesime. Infatti, con il saldo a Dicembre, le famiglie italiane dovranno versare ai Comuni e allo Stato ancora 13,6 miliardi di euro, che si aggiungono ai 9,6 miliardi di euro già pagati con l’acconto di Giugno".

Possibile pagare anche con il bollettino postale

Oltre al modello F4, ora sarà possibile pagare anche con il bollettino postale; il contribuente dovrà indicare i dati anagrafici, quindi nome e cognome, codice fiscale, luogo e data di nascita, e il codice catastale del Comune. La differenza rispetto al modello F4 è che con il bollettino postale bisognerà stare attenti in quanto chi dovrà pagare per immobili in due Comuni diversi, dovrà compilare due bollettini diversi, in quanto ogni bollettino riporta il codice catastale di ogni singolo Comune. Sono riconosciute le seguenti quattro tipologie immobiliari:

  • abitazione principale,
  • fabbricati rurali,
  • terreni agricoli,
  • aree fabbricabili e altri fabbricati.

Le città più colpite

Secondo i calcoli dell’Uil, l’Imu sulla prima casa costerà in media per ogni singola famiglia 278 euro, mentre per la seconda si toccheranno picchi di 745 euro. Le città più colpite per la prima casa saranno:

  • Roma con punte di 639 euro,
  • Milano con 427 euro,
  • Rimini con 414 euro,
  • Bologna, 404 euro,
  • Torino con 323 euro.

Per le seconde case invece:

  • 1.885 euro per Roma,
  • 1.793 euro per Milano,
  • 1.747 euro per Bologna,
  • 1.526 euro a Firenze.

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