Il 16 giugno scade il termine entro cui pagare l’acconto Imu e Tasi. Cosa succede a chi paga in ritardo? Quali sono le sanzioni?
Domani scadrà il termine ultimo per il pagamento dell’acconto Imu e Tasi.
Tuttavia potrebbero essere in molti a non riuscire a rispettare la scadenza, oppure a scegliere di pagare in ritardo consapevoli delle conseguenze.
Cosa succede in caso di pagamento in ritardo? Quali sono le sanzioni?
Vediamolo di seguito.
Ritardo pagamento Imu e Tasi, il ravvedimento operoso
Come nel caso delle altre imposte anche per quanto riguarda il pagamento di Imu e Tasi per un ritardo nei pagamenti fino al massimo di un anno ci si può avvalere del cosiddetto ravvedimento operoso.
Il ravvedimento operoso non è altro che una sanzione in forma ridotta a fronte di un pagamento tempestivo del dovuto.
Non tutti però possono usufruire del ravvedimento operoso; potranno richiederlo solo i contribuenti per i quali non siano ancora scattati accertamenti o ispezioni relative all’imposta non ancora pagata.
Esistono diversi tipi di ravvedimento operoso, a seconda del momento in cui si paga.
Ritardo pagamento Imu e Tasi, il ravvedimento sprint
E’ possibile ottenere il cosiddetto ravvedimento sprint se il pagamento dell’imposta avviene entro 14 giorni dal momento previsto per la scadenza dei tributi. Nel caso dell’acconto Imu e Tasi il pagamento dovrà quindi avvenire entro il 30 giugno 2015.
Oltre all’acconto ci saranno quindi da pagare in aggiunta gli interessi giornalieri calcolati in base al tasso annuale. Il tasso annuale può però, in alcuni casi, essere maggiorato dal proprio Comune di residenza.
Oltre agli interessi giornalieri sono da aggiungere poi le sanzioni fissate nella misura dello 0,2%, sempre giornaliero, sull’importo dovuto.
Ritardo pagamento Imu e Tasi, il ravvedimento breve
Il ravvedimento breve si può ottenere per pagamenti che avvengono tra il 15° e il 30° giorno dopo la data di scadenza del termine.
In questo caso, oltre agli interessi giornalieri che rimangono uguali, deve essere aggiunta una sanzione pari al 3% dell’importo da versare.
Ritardo pagamento Imu e Tasi, il ravvedimento medio
Nel caso di pagamento dell’imposta tra il 30° e il 90° giorno dalla data di scadenza del termine si aggiungono gli interessi giornalieri calcolati sulla base del tasso annuale e una sanzione pari al 3,33% del dovuto.
Ritardo pagamento Imu e Tasi, il ravvedimento lungo
C’è poi un ultimo caso, quello del pagamento avvenuto con un ritardo compreso tra i 90 giorni e il massimo di un anno dalla data di scadenza. Nel caso dell’acconto di Imu e Tasi, dunque, di un pagamento che avverrà entro e non oltre il 16 giugno 2016.
In questo caso, oltre ai soliti interessi giornalieri, si applicherà una sanzione fissa del 3,75% sul dovuto.
Cosa succede in caso di pagamento di Imu e Tasi dopo il 16 giugno 2016?
Dal 17 giugno 2016, chi non avesse ancora pagato l’acconto Imu e Tasi di quest’anno, si vedrà infliggere una sanzione del 30% e si vedrà recapitare una cartella di Equitalia.
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