Imu agricola: nel 2015 il gettito tornerà a salire

Federico Migliorini

28 Gennaio 2015 - 22:06

Nel 2015 il gettito dell’Imu agricola è destinato a salire. In base alle nuove regole del Governo, sulla base delle classificazioni Istat dei Comuni, e alle nuove esenzioni (ridotte rispetto alle precedenti) il Governo stima di incassare oltre 268 milioni di euro di gettito aggiuntivo.

Imu agricola: nel 2015 il gettito tornerà a salire

Il Governo priva a riscrivere le regole per il pagamento dell’Imu agricola. Con il decreto legge del 24 gennaio 2015 n. 4, vengono nuovamente riscritti i parametri per individuare i confini dell’Imu dovuta sui terreni agricoli.

Il decreto è partito con l’obiettivo dichiarato di tornare a esentare i terreni posti nei Comuni di montagna, ma il risultato finale è che saranno circa 1.600 i Comuni in più dove i proprietari di terreni dovranno pagare l’Imu agricola.

Le nuove esenzioni per i Comuni parzialmente montani
Con le nuove regole, che riprendono la classificazione sintetica dell’Istat, tra terreni montani, parzialmente montani e non montani, viene modificata anche la disciplina delle esenzioni parziali: con le vecchie regole l’esenzione nei Comuni parzialmente montani dipendeva dalla zona in cui era collocato il terreno all’interno del territorio comunale, mentre adesso, in base alla nuova classificazione, l’esenzione sarà discriminata esclusivamente dalla qualifica del proprietario. Soltanto i terreni agricoli (anche non coltivati), posseduti e condotti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali (Iap) iscritti nella previdenza agricola saranno esentati dal pagamento dell’Imu, mentre tutti gli altri proprietari dovranno presentarsi alla cassa.
E’ bene precisare che la norma estende l’esenzione dal pagamento dell’Imu anche nel caso in cui i terreni siano concessi in comodato o in affitto a coltivatori diretti o a imprenditori agricoli.

Gettito e clausola di salvaguardia
In questo modo il Governo ha stimato circa 268 milioni di euro di gettito aggiuntivo che dovrebbero arrivare dall’applicazione dei nuovi parametri di esenzione. Attenzione, però, perché la stima di gettito è accompagnata da una clausola di salvaguardia, inserita nel testo normativo, volta a evitare la scadenza del prossimo 10 febbraio (relativa all’Imu 2014) ai contribuenti che sarebbero stati esenti in base al vecchio criterio altimetrico, approvato lo scorso novembre, e adesso bocciato dal Tar del Lazio. In questi casi, l’Imu agricola si pagherà soltanto a partire dal 2015, con l’ordinario versamento del 16 giugno per l’acconto e del 16 dicembre per il saldo.

I consigli per il versamento del 10 febbraio
Il prossimo 10 febbraio saranno chiamati al versamento dell’Imu agricola 2014 i contribuenti che possiedono terreni in Comuni esclusi dalle esenzioni e che non possono usufruire della clausola di salvaguardia. In questi casi è consigliabile verificare la condizione del Comune in base al criterio altimetrico e in base a quello attuale. Nei Comuni “non montani” e con un altitudine inferiore a 281 metri, tutti i proprietari dovranno pagare, ma se l’altitudine sale fino ai 600 metri, coltivatori diretti e Iap saranno esenti.

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