I consigli di amministrazione di Impregilo e Salini hanno benedetto ieri la fusione tra i due gruppi. L’operazione, approvata dai Cda delle due società, prevede un concambio di 6,45 azioni di Impregilo per ogni Salini. Impregilo in seguito all’operazione, conclusasi ieri sera in tarda serata, arriverà al 89,95% della nuova quotata Salini Impregilo spa. Nel corso del consiglio di amministrazione è stato approvato il piano industriale del 2016 che prevede per i prossimi tre anni ricavi per 7,4 miliardi, un abitda di 1miliardo e una posizione finanziaria netta positiva per circa 300 milioni.
La fusione
E’ passato meno di un anno dalle accese assemblee che hanno decretato il passaggio del controllo di Impregilo da Gavio a Salini ed è già tutto pronto per la fusione della società. Dopo l’estate saranno convocate le assemblee straordinarie che dovranno dare il consenso finale per procedere all’ufficializzazione della fusione. A quel punto si formerà un gruppo Salini-Impregilo spa che dovrà raggiungere gli obiettivi già stabiliti nel piano industriale 2013-2016.
Questo piano, presentato alla Borsa Italiana il prossimo 27 giugno, avrà come obiettivo di ricavi 7,4 miliardi di euro. La posizione finanziaria netta si prospetta in pareggio di bilancio nel 2014 e positiva già a partire dal 2016.
Nella nota diffusa in seguito al consiglio di amministrazione, si sottolinea che la fusione sarà perfezionata al massimo entro fine anno e sarà efficace a partire dal primo gennaio del 2014. A quel punto Salini costruttori spa avrà una quota dell’89,95% del capitale, mentre il restante 10,05% resterà in mano ad altri azionisti.
Classifica mondiale dei costruttori
I numeri del piano industriale per gli anni 2013-2016 indicano una voglia di rilanciare l’azienda grazie alla fusione delle sue forze. Si tratta di un’operazione importante per l’Italia anche in termini economici anche se, siamo ancora lontani dai numeri che girano intorno ai principali gruppi dei costruttori europei e mondiali. Nel mondo i primi tre sono cinesi: le due divisioni della China Railway da 79 e 77 miliardi di fatturato, seguite dalla China state engineering a quota 68 miliardi. La Cina è seguita a ruota dal gigante francese Vinci con 40 miliardi di ricavi.
Per quanto riguarda i gruppi di costruttori di bandiera italiana Salini-Impregilo andrebbe a guadagnarsi il 21esimo posto, rubando la posizione ad un’azienda finlandese. Nella classifica figurano anche altri due gruppi italiani, al 79esimo e 80 posto, il gruppo Pizzarotti e Trevi.
Impregilo a Piazza Affari
Il giorno dopo l’ok del Cda per la fusione con Salini il titolo di Impregino impenna a Piazza Affari. Il consiglio di amministrazione si è tenuto a mercati chiusi e questa mattina la borsa ha salutato positivamente l’avvio dell’operazione. Partito subito in terreno positivo il titolo arriva alla soglia dei 3 euro per azione. A metà mattinata Impregilo segna un +10,53%.
Si attendono i report degli analisti; per il momento si registra quello di Banca Akros, che ha alzato il suo giudizio ad accumulate con il prezzo obiettivo portato da 2,5 a 3,3 euro.
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