Importazione di caffè: forte calo della domanda in Europa Meridionale

Silvia Lambiase

25 Settembre 2012 - 14:49

Importazione di caffè: forte calo della domanda in Europa Meridionale

Quante persone amano il caffè Italia o in Spagna?

La risposta spiega come, in effetti, la domanda di caffè nei paesi dell’Europa meridionale, fosse quasi, se non del tutto, inelastica: non importa l’inflazione, non importa il nostro reddito, non importano le fluttuazioni economiche, il caffè lo beviamo comunque.

Eppure questa crisi è riuscita a piegare anche questa di domanda.

L’International Coffee Organisation di Londra ha trovato che in Italia, il secondo esportatore di caffè al mondo in termini di quantità, la domanda di caffè lo scorso anno è crollata a 5.68 kg a persona. La più bassa domanda in sei anni.

Alessandro Polojac, presidente del Comitato Italiano Caffè e capo di Imperator, ditta di importazione di caffè con sede a Trieste, ha detto che “la crisi economica sta colpendo le quantità di caffè bevute dagli italiani”.

Secondo Max Fabian, capo di Demus, un’azienda produttrice di caffè decaffeinato, si sta verificando un’inversione nelle abitudini degli italiani: non più caffè al bar ma a casa. Inoltre optano per miscele più economiche, con un conseguente aumento della domanda di caffè di minore qualità a scapito del caffè arabica.

La situazione in Spagna non è molto diversa. Anche gli spagnoli sono grandi bevitori di caffè, eppure la domanda si è ridotta ai minimi di 5 anni fa.

Tutt’altra storia in Germania e Francia, rispettivamente primo e terzo importatore di caffè in Europa, dove la domanda di caffè sta invece aumentando.

Ogni anno, a Londra, l’industria del caffè si riunisce al meeting dell’International Coffee Organisation.
All’evento di quest’anno, argomento certamente trattato sarà quello della inaspettata vulnerabilità della domanda di caffè alla crisi.

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