Dopo l’approvazione da parte della Commissione Ue del piano di accoglienza dei rifugiati nei 28 paesi membri, arrivano i primi no all’introduzione delle quote. Ecco le posizioni di Spagna, Francia e Gran Bretagna.
Il piano dell’Ue di introdurre quote obbligatorie di accoglienza per i migranti richiedenti asilo nei 28 Paesi membri inizia a riscontrare le prime resistenze.
Francia, Gran Bretagna, Spagna si sono dichiarati contrari al piano messo a punto a Bruxelles e promosso dall’Alto rappresentante Ue Federica Mogherini.
Vediamo la posizione dei Paesi coinvolti.
Immigrazione, le quote imposte dall’Ue: la Francia dice no
Già sabato da Mentone il premier Manuel Valls ha rifiutato il piano di introduzione delle quote di accoglienza studiato dall’Ue precisando che la decisione è stata presa in accordo con il presidente Hollande.
Valls ha precisato che la proposta delle quote per l’immigrazione non corrisponde alla posizione della Francia. La posizione assunta dal governo francese sulla questione è stata criticata dalla stampa francese e internazionale che ha accusato lo stesso di incoerenza in quanto da sempre favorevole, fin qui, alla Commissione Juncker.
Valls ha precisato che la contrarietà alle quote è dovuta al fatto che le quote, così come da piano proposto dall’Ue, vengono applicate a tutti i migranti e non solo ai rifugiati.
Valls ha chiesto che venga introdotto un piano di ripartizione più equo che tenga conto dei rifugiati già accolti nei diversi Stati.
Immigrazione, le quote imposte dall’Ue: la Spagna chiede di rivedere la proposta
La Spagna, uno dei Paesi interessati in prima linea dal flusso dei migranti provenienti dal Nord Africa, ha chiesto alla Commissione di rivedere la proposta di stabilire quote obbligatorie per la redistribuzione di rifugiati.
Questo è quanto affermato dal Ministro degli esteri spagnolo José Manuel Garcia – Margallo.
«Lo sforzo di solidarietà deve essere proporzionato, giusto e realista, cosa che la proposta della Commissione non è» ha sottolineato il Ministro, allineandosi alla posizione della Francia.
Immigrazione, le quote imposte dall’Ue: la Gran Bretagna offre aiuto, ma rifiuta proposta
Da Londra il governo da poco confermato del conservatore David Cameron ha offerto il suo aiuto per fronteggiare l’emergenza derivante dal flusso migratorio proveniente dal Nord Africa ma ha rifiutato le quote di rifiuguati decise in sede Ue.
Il governo ha infatti offerto droni, attrezzature-spia e militari per un coordinamento incaricato di fronteggiare i trafficanti di immigrati sulle rotte che dalla Libia portano all’Europa mediterranea.
Immigrazione, le quote imposte dall’Ue: l’opinione di Federica Mogherini
L’Alto rappresentante dell’Ue Federica Mogherini si è espresso sulla vicenda, sottolineando la necessità per l’Europa di mostrarsi unita in questa situazione in quanto la forza e la credibilità della stessa in ambito internazionale dipenderanno «dall’assunzione, per la prima volta, della responsabilità sulla condivisione dell’accoglienza».
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