Il veleno della lumaca Cono contro i dolori neuropatici

Paola D’Andrea

16 Maggio 2014 - 16:21

I ricercatori di Melbourne hanno scoperto che il veleno della lumaca marina Cono agisce contro i dolori cronici

Il veleno della lumaca Cono contro i dolori neuropatici

Il veleno della lumaca marina Cono - Conus geographus - sembrerebbe lenire i dolori neuropatici – ovvero di natura cronica che si manifestano in concomitanza a un danno o ad una disfunzione del sistema nervoso, provocato da malattie come il diabete o la sclerosi multipla – i quali sono difficilmente curabili. Spesso risultano inefficaci anche gli analgesici, compresa la morfina.

Ora, però, grazie allo studio del Royal Melbourne Institute of Technology, dell’Università di Melbourne, - finanziata dal National Health and Medical Research Council - gli scienziati, guidati dal dottor David Adams, hanno dimostrato che la tossina Vc1.1, della lumaca Cono, agisce inibendo i canali neuronali del calcio, dando così sollievo.

La lumaca marina Cono utilizza il veleno per immobilizzare la preda, questo effetto immobilizzante è dovuto ai tanti peptiti, o detti conotossine, che hanno un effetto quasi immediato. La tossina, dunque, può essere usata come antidolorifico naturale e sembrerebbe anche più potente della stessa morfina, senza creare dipendenza!!!!

Questa rappresenta una grande scoperta per risolvere, o quantomeno ridurre, il dolore neuropatico, che per le sue caratteristiche può essere altamente debilitante e difficile da trattare.

Gli studiosi ritengono che questo tipo di dolore sia associato a cambiamenti nella trasmissione dei segnali tra i neuroni. I trattamenti farmacologici utilizzati fino ad ora contro il dolore neuropatico possono essere causa di effetti collaterali indesiderati, come la dipendenza.

Secondo quanto riportato dallo studio, pubblicato sulla rivista scientifica The Journal of General Physiology, si potrebbe utilizzare questa tossina naturale, la Vc1.1, come analgesico, o addirittura produrre forme sintetiche della tossina in questione.

In realtà non è il primo studio a suggerire l’efficacia del veleno della lumaca marina, infatti, già nel 2012 l’Istituto Farmaceutico dell’Università di Bonn portò avanti questo tipo di studio.
Il dottor David Craik, principale autore della ricerca, spiegava come:

“Questo è un importante passo incrementale,che potrebbe servire come modello per lo sviluppo di una nuova classe di farmaci in grado di alleviare una delle più gravi forme di dolore cronico che attualmente è molto difficile da trattare”.

La ricerca in questo ambito non si è mai fermata, e infatti è stato creato un farmaco a base di conotossine, il ziconotide. Purtroppo, però, questo farmaco presenta gradi difficoltà nella somministrazione, a causa della procedura altamente invasiva, che coinvolge il midollo spinale.

Per ovviare a questo i ricercatori stanno studiando un nuovo farmaco – che sia più pratico e di facile somministrazione - sempre utilizzando le tossine della lumaca marina, che possa essere assunto per via orale.

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