Dopo aver registrato una correzione di 80 dollari circa dai massimi del 2014, l’oro prende una pausa sul supporto di breve a 1310$. Forte rialzo dell’australiano. L’euro resiste a 1.38.
L’euro si conferma a 1.38, nonostante i vari fuochi a cui è sottoposto in questi ultimi giorni, con dichiarazioni che hanno come scopo una svalutazione della nostra moneta.
Ieri, il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, ha aperto la porta ad un possibile Quantitative Easing in salsa europea, per combattere la deflazione.
E’ la prima volta che accade.
Nei giorni precedenti, Mario Draghi aveva già detto che la BCE non è disposta a tollerare un euro ancora più forte.
Ma il cambio EURUSD resta aggrappato a 1.38, a volte scende di qualche pip sul supporto di breve a 1.3770, ma non crolla.
Il grande protagonista della giornata è sicuramente l’australiano.
Durante la sessione asiatica ha perforato la resistenza a 0.9131 e spinge adesso verso nuovi livelli al rialzo, grazie alle dichiarazioni di membri della banca centrale australiana, di un possibile rialzo (non imminente) dei tassi nella zona.
Si ferma momentaneamente la corsa al ribasso dell’oro.
Ha trovato un buon supporto di breve sui 1310 dollari.
Le analisi dettagliate con i grafici sono visibili nel video in basso.
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